Sono iniziati in questi giorni a Scandiano i lavori di ampliamento del polo scolastico “Gobetti”, un appalto da 1,6 milioni aggiudicato dalla Provincia di Reggio Emilia nel febbraio 2016, ma in pratica  mai avviato dapprima per una richiesta di integrazioni sulla autorizzazione sismica avanzata dall’ex Stb (Servizio tecnico di bacino) –  oggi Servizio Area Affluenti Po dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile della Regione – poi per la crisi che ha portato alla liquidazione coatta amministrativa di Unieco.

“Abbiamo operato con tempestività e abbiamo rispettato la tabella di marcia che avevamo fissato: ora l’auspicio è che il cantiere si concluda in tempo utile perché il trasloco nelle nuove aule possa avvenire durante le prossime vacanze di Natale”, spiega il presidente della Provincia di Reggio Emilia, Giammaria Manghi.

L’ampliamento del polo scolastico “Gobetti” di Scandiano prevede altre 8 aule in grado di ospitare 200 studenti in più, sopraelevando di  un piano (altri 650 metri quadrati) l’edificio inaugurata dalla Provincia nell’ottobre 2010 e progettato proprio per consentire un eventuale innalzamento. Ad eseguire i lavori, che  è un’associazione temporanea d’impresa composta da Tecton (capogruppo), Reset e Torregiani & C., subentrata alle stesse condizioni contrattuali sottoscritte con Unieco. Il cantiere dovrà dunque concludersi in 230 giorni.

“Così come sta avvenendo al liceo artistico “Chierici”, dove sono in corso consistenti interventi di adeguamento antisismico per 2,5 milioni di euro, stiamo dunque continuando ad impegnarci per la qualità e la sicurezza delle scuole superiori frequentate dai nostri ragazzi – aggiunge il presidente Manghi – Questo, nonostante una situazione finanziaria che resta estremamente pesante a causa dei tagli operati ai bilanci delle Province dalle manovre economiche negli anni passati che, di fatto, ci impediscono di assicurare quei servizi essenziali alle comunità che la stessa Legge di riforma 56 ci ha assegnato, a partire appunto da scuole e strade”.