Pensava di espletare una mera formalità congedandosi dai Carabinieri con estrema tranquillità dopo aver denunciato il furto di un motociclo KTM che a suo dire gli era stato asportato nottetempo dalle pertinenze della sua abitazione, invece successivamente si è ritrovato a essere “attenzionato” dai carabinieri della stazione di Toano, comune dell’Appennino reggiano, insospettiti per le “falle” contenute in denuncia.

Nel giro di qualche mese un operaio reggiano di 46 anni, residente a Toano, si è ritrovato da vittima di un furto a indagato per simulazione di reato in quanto i fatti cosi come da lui esposti in denuncia non sono risultati corrispondere al vero: circostanza questa che ha visto l’uomo essere denunciato dai carabinieri della stazione di Toano alla Procura della Repubblica preso il Tribunale di Reggio Emilia per simulazione di reato. I carabinieri hanno poi scoperto che l’agricoltore aveva simulato il furto allo scopo di sottrarre il motociclo dalle procedure di pignoramento. Nel dettaglio l’uomo si è presentato ai carabinieri della stazione di Toano denunciando che ignoti ladri avevano asportato il suo motociclo KTM asportatogli nel tardo pomeriggio del 27 gennaio scorso. Il rinvenimento del motociclo il 28 marzo nella Repubblica Ceca e la volontà del presunto derubato di non voler tornare in possesso del mezzo per le eccessive spese di recupero, ha visto i militari di Toano, nel corso delle indagini scoprire un’altra verità. L’uomo infatti, grazie all’intermediazione di un concessionario mantovano, ignaro della successiva falsa denuncia di furto, aveva venduto il motociclo a un commerciante di Parma che lo rivendeva a una ditta in Germania. Una vendita realizzata dall’odierno indagato per evitare che il suo motociclo venisse pignorato in quanto come successivamente accertato sullo stesso vi era un provvedimento di fermo amministrativo. Appurati i fatti e circostanziate le cause che avevano indotto l’uomo a simulare il furto, l’operaio veniva denunciato.