Ultimo appuntamento con Castelfranco Summer Jazz Festival 2017 con Carlo Atti Trio in concerto, organizzato dall’associazione Amici del Jazz. Domenica prossima 23 luglio, a partire dalle ore 19, nella suggestiva limonaia di Villa Sorra si esibiranno Carlo Atti (sax), Stefano Dalla Porta (contrabbasso) e Andrea Grillini (batteria). L’ingresso è libero.

Carlo Atti, classe 1968, è uno dei migliori sassofonisti italiani per bravura, sensibilità e profonda conoscenza dello strumento. E’ famoso per essere un interprete del jazz moderno; la sua cifra stilistica è data da assoli che si snodano rigorosi ed eleganti, eseguiti in grande relax, con sonorità piena, coniugando espressività e musicalità come raramente capita di ascoltare. Carlo Atti ama gli standard, divertendosi a rivisitarli con assoluta originalità, pur rimanendo strettamente legato alle preziosità armoniche e melodiche dei brani. Vincitore del premio Four Roses a ” Umbria Jazz”, ha suonato a New York con molti musicisti di fama internazionale. Migliore musicista italiano della stagione nel 2002 con il premio Ciao Jazz.

Alla fine degli anni Novanta, avverte la necessita’ di conoscere l’ambiente musicale d’oltreoceano ed inizia, e tuttora continua, a trascorrere brevi e lunghi periodi a New York. Negli anni 2000 quando non e’ a New York, si esibisce spesso al “Gregory” di Roma; a questo periodo risale “The best thing for you” registrato nel 2008 con il chitarrista Emanuele Basentini.

Un paio di anni dopo, affascinato dal suo stile e dal suo suono, Frank Marocco lo contatta per incidere “Changes”. Nello stesso anno partecipa al Festival di Abu Dhabi con il quintetto di Bobby Dhuram. Personalita’ eclettica e curiosa, Carlo Atti, seppur imprescindibilmente legato al linguaggio del jazz, collabora e incide dischi anche con Lucio Dalla, Gianni Morandi, Rossana Casale, Neffa e con gli Skiantos.

Attualmente, pur non trascurando l’attivita’ concertistica, si dedica ad un progetto di intimo legame con lo strumento. Confidando in buona manualita’, nella passione per la meccanica tramandata da suo padre Umberto e prima ancora da suo nonno Ubaldo e nella conoscenza dell’aerodinamica data da vent’anni di aeromodellismo, si e’ concentrato sulla ricerca della dinamica del passaggio dell’aria all’interno dell’imboccatura del sax e di conseguenza all’ottenimento del suono o dei suoni ricercati per esprimersi al meglio.