I Finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Modena hanno dato esecuzione al provvedimento di confisca del patrimonio mobiliare e immobiliare, del valore stimato in circa 4.360.000 euro, sequestrato nel marzo del 2016 agli appartenenti al sodalizio criminale operante nelle provincie di Modena e Reggio Emilia e, in particolare, nel distretto ceramico tra i comuni di Sassuolo, Fiorano Modenese, Casalgrande e Castellarano.

Il provvedimento, disposto dal Tribunale di Modena – Sezione Penale e attuato dai militari del Nucleo di Polizia Tributaria di Modena, giunge al termine del procedimento di prevenzione instaurato dalla Procura della Repubblica di Modena, nella persona dei sostituti Procuratori dr. Marco Niccolini e dr.ssa Claudia Natalini, al termine di complesse indagini di polizia economico finanziaria, avviate ad inizio 2015 e culminate con l’esecuzione delle ordinanze restrittive nell’ambito dell’operazione “The Untouchables”.

All’esito delle indagini – spiega in una nota la Guardia di Finanza – è emerso come B.A. e A.R., per i quali è stata riconosciuta la “pericolosità sociale” in ragione delle attività delittuose poste in essere nel tempo, siano riusciti ad accumulare, direttamente o attraverso alcuni stretti familiari, un significativo patrimonio mobiliare ed immobiliare, del tutto incongruente rispetto alla propria capacità contributiva ed a quella dei propri
congiunti.
Tale sproporzione, unita alla acclarata pericolosità criminale dei predetti, ha permesso di procedere, dapprima – ai sensi del dettato normativo del “Codice Antimafia” – al sequestro e, oggi, alla confisca dell’intero patrimonio, anche indirettamente riconducibile ai medesimi.
In merito, con il provvedimento di confisca è stata confermata la sussistenza di un profilo di pericolosità rilevante ai fini del D.Lgs. n. 159/2011, pericolosità protratta nel tempo e declinata essenzialmente secondo moduli estorsivi e, comunque, intimidatori.
Con la decisione assunta, l’Autorità Giudiziaria competente, confermando la solidità dell’impianto accusatorio avanzato dalle Fiamme Gialle modenesi coordinate dalla locale Procura della Repubblica, ha ordinato la confisca dei seguenti beni: n. 33 unità immobiliari (fabbricati e terreni) site nei comuni di Casalgrande
e Castellarano (RE), Sassuolo (MO) e Nardò (LE); n. 1 società; n. 4 autovetture; rapporti bancari/dossier titoli/quote societarie,
per un valore complessivo di stima di beni confiscati pari a 4.362.169 euro.