Rammarico, sconcerto e delusione per il rinvio della legge sullo ius soli. Li esprime l’Anolf (associazione nazionale oltre le frontiere) di Modena, un’associazione di immigrati di varie etnie nata in Emilia-Romagna nel 1995 per iniziativa della Cisl.

«Il Senato non ha messo in calendario un provvedimento di civiltà e giustizia sociale che aspettiamo da troppo tempo – commenta Domenico Chiatto, componente della segreteria Cisl Emilia Centrale – Leggiamo che la maggioranza non ha i voti, mentre esultano formazioni politiche che si richiamano anche ai valori del cattolicesimo. Eppure la mancata approvazione definitiva della legge sulla cittadinanza ai giovani di seconda generazione causa un’evidente discriminazione verso ragazzi nati e cresciuti qui».

Chiatto ricorda che la Cisl sostiene il riconoscimento della cittadinanza attraverso lo ius soli temperato e lo ius culturae. Insieme alle associazioni che condividono questa posizione, la Cisl continuerà a fare pressioni sul governo per creare le condizioni per la sua approvazione.

«Nello stesso tempo – aggiunge Chiatto – continueremo a spiegare ai cittadini, lavoratori e pensionati, cosa realmente significa l’inclusione piena di questi giovani in termini di diritti e doveri e cosa comporta per la nostra società di oggi e di domani».

«Sono alcune migliaia i modenesi senza cittadinanza – sottolinea Mohamed Jabri, vicepresidente Anolf Cisl di Modena – Sono considerati stranieri dalle nostre istituzioni e dalle leggi, mentre di fatto studiano nelle nostre scuole, si laureano nelle nostre università, lavorano e pagano le tasse come ogni cittadino italiano.

Non possiamo consentire che la politica innalzi barriere dove l’integrazione le ha abbattute. Questo tema – continua Jabri – non può essere ostaggio di populismi, rivincite politiche o rigurgiti di sentimenti xenofobi che nulla hanno a che fare con la storia di una nazione di immigrati quale è l’Italia.

Per questo ci appelliamo ai parlamentari modenesi affinché – conclude il vicepresidente dell’Anolf Cisl di Modena – permettano ai figli di immigrati nati e/o cresciuti in Italia di veder riconosciuto il diritto di essere considerati definitivamente italiani».