Un barbiere, un meccanico e due operai, tutti incensurati residenti nel reggiano: questi i componenti della banda, appartenente al più nutrito popolo di “vampiri del greggio”, incastrati da carabinieri di Castellarano ed ora finiti nei guai. I quattro l’altra notte a bordo di autovetture “pulite” e “armati” di taniche, imbuti e pompe hanno raggiunto una cava dislocata a Castellarano con l’intento di svuotare i capienti serbatoi dei numerosi mezzi pesanti e d movimentazione terra parcheggiati. Il passaggio occasionale di un titolare della cava ha portato all’immediato allarme giunto ai carabinieri con i 4 malviventi che, vistisi scoperti, fuggivano abbandonando sul posto due autovetture e tutto l’armamentario propedeutico a svuotare i serbatoi (taniche, pompe imbuti etc..). In una delle aut i carabinieri hanno anche rinvenuto ricetrasmittenti (per i collegamenti protetti durante il colpo), alcuni passamontagna (per travisarsi) ed una pistola poi risultata scacciacani con 6 colpi a salve inseriti nel serbatoio. Con l’accusa di tentato furto aggravato in concorso i Carabinieri di Castellarano hanno denunciato alla Procura reggiana un barbiere 22enne, un meccanico e un operaio di 25anni, tutti residenti a Reggio Emilia, ed un operaio 21enne abitante a Rubiera. I quattro l’altra notte con tre autovetture “pulite” hanno raggiunta una cava di Castellarano puntando i serbatoi dei mezzi pesanti parcheggiati. Scoperto da un titolare che ha subito chiamato i carabinieri i 4 ladri si sono dati alla fuga a bordo di una delle tre auto abbandonando sul posto 2 autovetture (una Seat Leon e una Fiat Stilo). I carabinieri di Castellarano intervenuti su posto hanno avviato le indagini procedendo al sequestro delle due autovetture  unitamente ad una ventina di taniche da 25 litri (alcune già piene) da utilizzare per il contenere il gasolio prelevato dai serbatoi dei mezzi pesanti grazie a tutto l’armamentario propedeutico (attrezzi per scassare i tappi, pompe per succhiare il gasolio e imbuto per travasare). Le indagini si indirizzavano dapprima nei confronti dei proprietari dei mezzi e successivamente verso alcune persone fermate dopo alcune ore nei pressi e che probabilmente erano tornate per prendere le autovetture lasciate sul posto. Grazie ad una serie di riscontri e testimonianze acquisite dai carabinieri di Castellarano, le attenzioni investigative dei carabinieri venivano indirizzate nei confronti degli odierni 4 indagati a carico dei quali i militari acquisivano inconfutabili elementi di responsabilità in ordine al reato di concorso in tentato furto aggravato per la cui ipotesi venivano enunciati. A carico del barbiere anche la denuncia per porto abusivo di armi in relazione al coltello e alla pistola scacciacani sprovvista del prescritto tappo rosso. Sui 4 ora stanno convergendo le attenzioni degli stessi carabinieri di Castellarano che intendono verificare eventuali loro responsabilità in relazione ad analoghi colpi commessi nel recente passato con le stesse modalità nella medesima cava.