È avvenuto questo pomeriggio alla presenza del Sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi, del Presidente della Provincia Giammaria Manghi e del direttore generale dell’Azienda Usl di Reggio Emilia IRCCS Fausto Nicolini il taglio del nastro che inaugura la nuova risonanza magnetica da 1,5 tesla al piano interrato del Santa Maria Nuova.

Prodotta da Phillips, Ingenia affianca una risonanza in dotazione al Santa Maria Nuova dal 2005 e ne sostituisce un’altra che era in uso dal 1998.

Considerata la più evoluta sul mercato, in questa fascia, Ingenia è una risonanza magnetica ad alto campo, la prima dotata di sistema digitale diretto a fibre ottiche. Questo permette di trasmettere il segnale per l’acquisizione delle immagini direttamente alla consolle di elaborazione e in alta risoluzione. Grazie anche a performance particolarmente elevate del magnete è possibile ottenere una minore dispersione di informazioni, immagini più nitide e rapidità di esecuzione. È significativo, inoltre, l’aumento di comfort per il paziente che trova uno spazio di posizionamento più ampio e un innovativo sistema di illuminazione in grado di ridurre il disagio emotivo. Il foro di apertura ha un diametro di 70 centimetri e un tunnel più corto rispetto alla media. Queste caratteristiche favoriscono  soggetti di grandi dimensioni oppure claustrofobici e sono importanti considerato che, ancora oggi, circa il 5% dei pazienti rifiuta di sottoporsi all’esame per l’ansia che genera in loro.

La facilità nel posizionare il paziente, il contenimento delle alterazioni eventualmente date dal suo movimento e la qualità del segnale aumentano la rapidità nell’esecuzione degli esami. Le operazioni di preparazione sono agevolate anche grazie alla presenza di un sistema di trasporto denominato FlexTrak che consente di preparare in anticipo il paziente senza doverlo in seguito riposizionare.

L’acquisizione di Ingenia è avvenuta con un leasing del costo quinquennale di 1 milione 637 mila euro, interamente sostenuto dall’Azienda, comprensivo di manutenzione e interessi (iva esclusa). I collaudi di funzionalità e sicurezza sono stati svolti dai tecnici dei servizi di Fisica Medica e Ingegneria Clinica.

“Al Santa Maria Nuova ogni macchina per la RM effettua oltre 5mila esami all’anno. La nuova apparecchiatura sarà in grado di svolgere esami con tempi per paziente inferiori e qualità e affidabilità diagnostica superiori” ha spiegato Pierpalo Pattacini, direttore del Dipartimento diagnostica per immagini “Con due apparecchiature della stessa potenza sarà possibile un più agevole follow up delle patologie e l’implementazione di esami più specifici nella gestione dei pazienti con tumore da trattare chirurgicamente. Pur essendo una strumentazione di ultimissima generazione è stata scelta una versione con caratteristiche più orientate alle analisi di tipo  c.d. routinario per dare risposta alla principale attività del nostro Ospedale che è di tipo clinico e alle problematiche correnti, senza dimenticare l’attività di ricerca”.

“La nuova tecnologia permetterà di continuare a far fronte alle istanze dei degenti e dei pazienti seguiti in day hospital e in day service, lasciando spazio anche all’attività ambulatoriale” ha spiegato Fausto Nicolini “Consentirà, inoltre, di supportare la ricerca, oncologica e non, sviluppata oggi nell’IRCCS. La nuova risonanza conferma il processo in atto di sviluppo e aggiornamento del parco di tecnologie pesanti in dotazione, che ha visto e vede in rapida successione, la donazione dell’angiografo digitale, il finanziamento di un nuovo acceleratore lineare da parte della Regione, la campagna in corso di raccolta fondi coordinata dal GRADE per la nuova PET TAC e infine l’acquisto in programmazione da parte dell’Azienda di una nuova TAC multislice di nuova generazione”.