Una giornata di festa unisce l’Emilia-Romagna alla comunità di Montegallo, nell’ascolano, duramente colpita dal sisma che lo scorso anno devastò l’Italia centrale.
Oggi, nel corso di una cerimonia, sono state consegnate al sindaco di Montegallo, Sergio Fabiani, le cittadelle della sanità e del commercio, due strutture di circa 330 metri quadri completamente antisismiche che ospiteranno negozi, servizi pubblici, oltre a una farmacia e a un ambulatorio medico già attrezzati.
Le opere, in accordo con l’amministrazione di Montegallo, sono state realizzate grazie a una cordata di imprese e di enti pubblici emiliano-romagnoli, capitanati dalla onlus “Tutti insieme a Rovereto e S. Antonio” nata nel 2012 nel territorio del Comune di Novi (Modena) e capofila di “Insieme per ricostruire”.

Alla consegna hanno partecipato, oltre al commissario straordinario del Governo, Paola De Micheli, al presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, e all’assessore regionale alla Protezione civile, Paola Gazzolo, i presidenti della Regione Marche, Luca Cerisciuoli e della Provincia di Ascoli Piceno, Paolo D’Erasmo, il presidente della onlus, Maurizio Bacchelli e alcuni rappresentanti delle imprese e delle pubbliche amministrazioni che hanno contribuito alla realizzazione delle opere.

“É una bellissima giornata- ha commentato Bonaccini- perché oggi festeggiamo un passaggio importante per la rinascita di Montegallo. Quando siamo stati chiamati dal Governo a intervenire qui, lo scorso anno, abbiamo messo in campo tutta la forza possibile, memori della solidarietà che solo quattro anni prima avevamo ricevuto per il sisma emiliano, una solidarietà che allora ci consentì di rialzarci in piedi e guardare con fiducia al futuro. Circa mille volontari emiliano-romagnoli hanno operato a Montegallo, con l’Anci, i funzionari di Protezione civile, il personale tecnico, sia nella fase di prima emergenza, sia in quelle successive di stabilizzazione e ricostruzione. Un impegno che ci rende orgogliosi- ha proseguito Bonaccini- e che ha trovato nella forza e dignità dell’amministrazione e dei cittadini di Montegallo un terreno fertile su cui costruire. Un ringraziamento sincero a tutti quelli che hanno contribuito alla realizzazione di queste opere importanti”.

“L’Emilia-Romagna è a fianco delle popolazioni colpite dal sisma fin dalle prime ore dopo il terremoto e continua a esserlo- ha spiegato l’assessore Gazzolo-. Lo è stato il sistema di Protezione civile, assicurando sostegno e assistenza alla popolazione ferita nella fase dell’emergenza. Lo siamo oggi nel percorso della ricostruzione, con 1 milione e 600 mila euro tra fondi regionali e donazioni di privati destinato a quattro progetti di solidarietà per Caldarola, San Severino Marche, Visso e Crognaleto. Lo sono le imprese che, a Montegallo, hanno finanziato la Cittadella commerciale e sanitaria, realizzata dalla Onlus ‘Tutti insieme a Rovereto e Sant’Antonio’. Un tassello fondamentale- ha concluso Gazzolo- per ridare speranza alla comunità, assicurando il mantenimento dell’identità locale e della coesione sociale”.

L’Emilia-Romagna a Montegallo: dall’emergenza alla ricostruzione
Era il 25 settembre 2016, appena un mese dopo il sisma in Italia centrale, quando a Montegallo veniva inaugurata la ‘Cittadella della solidarietà’ realizzata dall’Emilia-Romagna. Scuola, Comune, farmacia, chiesa e la sede del Corpo forestale dello Stato trovavano spazio in 43 moduli prefabbricati (2.500 metri quadri) frutto di donazioni delle imprese.
A metà ottobre i campi della prima emergenza venivano chiusi con un bilancio che registrava 458 prestazioni sanitarie fornite al presidio medico avanzato. Al lavoro per la comunità: 36 infermieri, 13 medici, 3 autisti per 2 ambulanze, 6 veterinari. Nello stesso tempo era stata costituita una rete di assistenza con medici di base, assistenti sociali e psicologi del territorio per fornire sostegno alla popolazione.
Sul fronte amministrativo, un accordo della durata di sei mesi tra Anci ed Emilia-Romagna forniva 425 collaboratori dai Comuni regionali ai 3 comuni ‘adottati’ per un totale di 25 settimane di lavoro a Montegallo; 16 a Caldarola; 14 a San Severino.
Nello stesso tempo, per assicurare continuità amministrativa, l’Emilia-Romagna impiegava nelle zone del cratere 167 tecnici, amministrativi, contabili, assistenti sociali e informatici, di cui 79 a Montegallo, 49 a Caldarola e 39 a San Severino.

La  fase dell’emergenza: oltre 1.700 volontari emiliano-romagnoli sul campo
Nella prima fase dell’emergenza, coincidente con i primi sei mesi a partire dal terremoto del 24 agosto 2016, seguito da molte altre scosse, fino a quella nuova, fortissima, del 26 ottobre, a cui si è poi aggiunta la successiva emergenza neve, nelle aree dove è stata chiamata a intervenire la Regione Emilia-Romagna ha portato a termine un’attività diretta di assistenza alla popolazione e supporto amministrativo sul campo che si riassume in questi numeri: 43 mila pasti serviti e 2.936 verifiche di agibilità di edifici eseguite, attraverso l’impegno di 1.706 volontari, di cui oltre 900 a Montegallo, con tutte le oltre 300 associazioni operative in Emilia-Romagna che hanno dato il proprio contributo.
Fra gli interventi portati a termine, la Cittadella dell’Emilia-Romagna costruita a Montegallo nella frazione di Balzo, realizzata in soli 17 giorni dalla prima scossa di agosto dai volontari e dagli operatori della Protezione civile emiliano-romagnoli e divenuta sede di Municipio, scuola, chiesa, ambulatorio, Carabinieri e Corpo Forestale dello Stato. Uno degli interventi più importanti realizzati dall’Emilia-Romagna assieme al Polo scolastico ‘Simone de Magistris’ a Caldarola.

Le imprese donatrici
L’opera è stata realizzata grazie ai contributi di aziende, gran parte delle quali operative sul territorio emiliano-romagnolo, tra cui: Chiesi Farmaceutici, FederlegnoArredo, Consorzio Granterre-Parmareggio, Viega e Tages Capital, Monocibec e Cercol Spa del distretto ceramico, Cantina Paltrinieri, Enerray Spa e Garc Spa.