Portare anche Scandiano nel progetto ministeriale “Ducato Estense”, e restituire in modo permanente la Rocca alla città, nell’ambito del “federalismo demaniale”, per superare l’attuale stato di concessione: sono gli impegni presi da Sabina Magrini, direttore del Sergetariato regionale del Ministero dei beni culturali (Mibact), intervenendo stamattina all’inagurazione dei ritrovati giardini, nella “corte nuova” del complesso boiardesco.

Due promesse molto importanti per tutto il territorio, in nome di « un turismo lento e responsabile, non mordi e fuggi, con la Rocca come fulcro di un sistema, » ha detto la rappresentante del Mibact in Emilia-Romagna, che ha portato il saluto del ministro Franceschini, ricordandone l’interesse e l’impegno per i progetti riguardanti la nostra regione, in particolare appunto quelli nelle province dell’ex-ducato (Ferrara, Modena e Reggio) e quelli della Rocca scandianese.

La cerimonia inaugurale è stata anche un’occasione di festa, con centinaia di persone che prima hanno affollato il salone d’onore e il portico del cortile, poi hanno “invaso” pacificamente i giardini: gente di ogni età, scolaresche, famiglie e nonni con nipotini. Il programma è stato aperto e chiuso da brani per archi eseguiti da allievi dell’Istituto “Peri-Merulo”: l’assessore alle opere Marco Ferri ha illustrato i lavori e le prossime fasi previste, ringraziando tutti coloro che hanno collaborato con il Comune, dalle imprese incaricate alla Soprintendenza.

Il Sindaco Alessio Mammi ha poi definito l’occasione « una giornata storica » perché si rende fruibile per tutti uno spazio recuperato e mai usato prima, « in un progetto complessivo che ha impegnato i miei predecessori e impegnerà i miei successori, per completare i lavori, allo scopo di rendere la Rocca un un luogo vivo e non un museo in cui si accumula la polvere. » Mammi ha poi annunciato che il ministro Delrio, impossibilitato oggi, verrà in Rocca il 2 dicembre. Infine taglio del nastro, con l’inno nazionale eseguito da alcuni ottoni del “Peri-Merulo”.