Sembra che il nostro bel Paese sia sempre “indietro” rispetto a ciò che viene vissuto negli altri Stati dove il comparto dell’amusement presenta, invece, prodotti sempre più innovativi. In Italia il gioco in generale, ma particolarmente questo comparto del puro intrattenimento subisce norme sempre più limitative e, quindi, ci si trova in evidente contrasto con quanto accade altrove.

Altrove dove nascono e proliferano eventi come Eag, nei quali vengono presentati nuovi prodotti accattivanti ed attraenti i giocatori cosa di cui il mercato italiano non potrà usufruire sino a quando non vi sarà una regolamentazione chiara in grado di poter dare “nuova linfa” a questo comparto che potrebbe creare interesse anche a livello di investimenti internazionali.

Il puro intrattenimento, che verrà rappresentato quindi a Londra, con Eag, in questi giorni, sarà ancora una fiera interessante per il mondo dell’amusement? Gli operatori italiani che di solito si spostano nella capitale inglese hanno ancora interesse a visitare questa manifestazione? Certamente, vi saranno novità interessanti, ma purtroppo il nostro Paese deve attivarsi in qualsiasi modo per rimettere in moto l’intrattenimento puro, dedicandosi particolarmente allo snellimento delle procedure di certificazione, di installazione, di accesso al credito e ad un inquadramento di utilizzo dell’apparecchio per fasce di età.

Recentemente si sono verificati episodi di “stop” a questi apparecchi creati per non avere vincita in danaro, per non creare quindi “dipendenza patologica”, per essere usati particolarmente dalla parte più giovane della nostra società ed è stato un bruttissimo segnale che è arrivato agli operatori del settore. Quindi, il comparto con questi “atteggiamenti” non può pensare né di espandersi né di evolversi come succede altrove ed a nulla valgono gli interventi di associazioni di categoria, come la Sapar per esempio, che non fanno altro che fare presente alle istituzioni le necessità delle aziende produttrici che appartengono all’amusement, istituzioni che ancora oggi non riescono a “rendere stabili” gli esercizi che offrono il puro intrattenimento.

Non solo gli operatori italici, compresi i gestori dei casino online sicuri, attendono con ansia una “seria regolamentazione” dell’amusement: anche gli operatori stranieri sperano nell’avvento di una nuova norma che riguarda questo segmento ed uno snellimento delle pratiche “tutte italiane” al fine di eliminare gli ostacoli che, a livello europeo, in altri Paesi non esistono proprio, visto che l’intrattenimento è un servizio che si pone alla comunità, e che gli investimenti che si potrebbero ricevere potrebbero dare un contributo alquanto tangibile a questo mercato attualmente in stand by.

É naturale pensare che esistono rischi importanti se le regole in essere non verranno aggiornate: lo sprofondamento del settore sempre di più in un”buco nero” privo di opportunità per potersi rilanciare, relegando così il divertimento e la socializzazione ad un semplice ricordo del recente passato. Non ci dovremmo più sorprendere o stupire, poi, se intere generazioni passeranno la loro vita nell’isolamento, collegandosi con il mondo esterno solo attraverso uno smartphone oppure con i giochi online.

Anche il Consorzio Fee, nato esclusivamente per portare avanti il comparto dell’amusement e differenziarlo “dall’altro” mondo del gioco, crede fermamente che le fiere siano in ogni caso una preziosa occasione di confronto ed anche un momento particolarmente strategico per presentare “le ultime creazioni”. Come crede altrettanto fermamente che Eag sia una vetrina importantissima per dimostrare che il Made in Italy esiste nel settore del puro intrattenimento ed è anche pronto a combattere con tutte le “armi spiegate”.