Su noti siti dell’e-commerce più cliccati piazzava annunci trappola trattanti la vendita, a prezzi assolutamente stracciati, d’auto di lusso dei più variegati modelli: una volta ottenuto l’importo spariva però nel nulla. Numerose le truffe compiute da un 55enne veneto che i carabinieri della stazione di San Martino in Rio hanno denunciato alla competente Procura in ordine al reato di truffa. In provincia di Reggio Emilia a incappare nel truffatore è stato un 50enne reggiano che navigando in Internet notava, su un sito specializzato nella vendita di autovetture, un annuncio che metteva in vendita una Porsche nuova fiammante.

Interessato al mezzo contattava l’inserzionista che raggiungeva telefonicamente dal quale apprendeva che l’autovettura, ancora in Germania, sarebbe stata importata in Italia e quindi immatricolata a favore dell’acquirente. La vittima quindi si accordava sul prezzo stabilito in 30.000 euro in contanti più la sua autovettura in permuta. Come convenuto dava l’anticipo pari al 50% dell’intero importo per poi attendere le indicazioni del venditore per la conclusione dell’acquisto. Tutto apparentemente sembrava regolare: era stato stilato un regolare contratto di compravendita ed il conto dove era finito l’anticipo risultava regolare ed effettivamente intestato all’odierno indagato. Quando quest’ultimo, sollecitato dall’acquirente, ha riferito di sopraggiunti problemi nell’importazione dell’auto dovendosi provvedere al saldo completo, la vittima, fatti i dovuti controlli sulla reale esistenza del venditore,  provvedeva al saldo. Ricevuta la seconda trance del pagamento il venditore rassicurava il cliente sostenendo che aveva spedito i documenti dell’auto necessari per la definitiva conclusione della compravendita. Questo è stato l’ultimo contatto in quanto, quando l’acquirente non ricevendo alcunché cercava di rintracciare il venditore nei recapiti in suo possesso non otteneva alcuna risposta.

Materializzato di essere rimasto vittima di una truffa, l’uomo si rivolgeva ai carabinieri di San Martino in Rio formalizzando la denuncia. Le indagini dei carabinieri di San Martino in Rio si catalizzavano sull’odierno indagato, noto peraltro per analoghi raggiri, a carico del quale i carabinieri acquisivano incontrovertibili elementi di responsabilità per il reato di truffa per la cui ipotesi veniva quindi denunciato.