Autoblindo, partigiani in uniforme, armi e accampamenti: quella di sabato 21 aprile, in piazza Cavicchioni, sarà una mattinata certamente diversa dalle altre. La sezione locale Anpi ha infatti organizzato una rievocazione storica dell’ingresso delle avanguardie partigiane ad Albinea, che avvenne nel tardo pomeriggio del 24 aprile 1945.

Si tratterà di una ricostruzione alla quale prenderanno parte gli studenti dell’istituto comprensivo di Albinea che nei mesi scorsi, insieme ai loro insegnanti, hanno lavorato con Anpi sia sulla parte storica, che sul significato della Liberazione e del Fatto d’Armi di Villa Rossi e Villa Calvi.

La rievocazione inizierà alle 9 con la presenza in piazza della Brigata Ribelli. I membri del gruppo allestiranno un vero e proprio accampamento partigiano con tanto di tende e armi. Anpi avrà un proprio stand e allestirà la mostra di fotografie sull’Operazione Tombola, realizzata in collaborazione con Comune e Istoreco.

Intanto nel piazzale Lavezza si raduneranno i mezzi storici originali dell’associazione 34 Red Bull Italia – Veicoli Storici Militari – auto d’epoca Parma. Tra le 10.30 e le 11 gli alunni della scuola raggiungeranno il centro del paese e assisteranno all’arrivo dei veicoli militari che risaliranno via Caduti della Libertà e si disporranno sulla piazza.

Dal palco prenderanno la parola il sindaco di Albinea Nico Giberti per un saluto, i rappresentanti di Anpi Albinea Simone Varini e Corrado Ferrari, oltre ai ragazzi della scuola che spiegheranno il lavoro fatto in classe.

Saranno in piazza Nera Guidetti e Antonina Guidetti (sorella della conosciutissima Bruna Guidetti), due donne che erano presenti all’arrivo dei partigiani.

I mezzi e i figuranti rimarranno in piazza Cavicchioni fino alle 16.

Sempre nel pomeriggio, in sala civica, si terrà un’altra iniziativa legata alla Seconda Guerra Mondiale dal titolo “Le incursioni di Pippo”. Saranno i nonni a raccontare ai nipoti, che li hanno intervistati, quel tragico conflitto che loro hanno conosciuto quando erano bambini. Le loro storie restituiscono uno sguardo su uno dei periodi più bui della storia del ‘900 descritto dalla prospettiva di chi è stato costretto a vivere la propria infanzia tra i bombardamenti e la costante paura di perdere le persone care, ma anche di chi ha vissuto la grande gioia della Liberazione. Il significato dell’incontro, che avrà inizio alle 16.30, è proprio questo.

Quest’anno il progetto ha avuto come protagonisti 25 studenti della terza E della scuola secondaria di primo grado. Nata da un’idea di Susanna Cilloni e Gianna Borciani, professoresse di storia e italiano, l’iniziativa è giunta alla terza edizione. Le insegnanti hanno chiesto agli alunni di raccogliere i ricordi della Guerra dei loro nonni. I ragazzi hanno quindi registrato i racconti e li hanno trascritti.

Sabato alcuni stralci del materiale raccolto saranno letti al pubblico che interverrà all’evento.

Nel titolo del reading è citato “Pippo”. Quello infatti era il nome con cui venivano popolarmente chiamati i bombardieri notturni che compivano solitarie incursioni nel nord Italia.