Castelfranco Emilia ospita per il terzo anno consecutivo la rassegna Castelmondo, ciclo di docufilm Mondovisioni della rivista Internazionale, organizzata dagli Assessorati comunali alla Cultura e alle Politiche Giovanili in collaborazione con la proprietà del Cinema Nuovo. Unica città della provincia di Modena ad ospitare la rassegna di CineAgenzia, l’obiettivo è sempre quello di incentivare la partecipazione dei giovani a questa iniziativa che porta “un pò di mondo” a Castelfranco Emilia. Castelmondo è infatti una finestra sull’altro: è un’opportunità per guardare la realtà da una prospettiva diversa, quella di persone (donne e uomini) che tentano di cambiare le cose, migrano in cerca di libertà oppure lottano per migliorare il proprio Paese.

Mercoledì prossimo 9 maggio, presso il Cinema Nuovo di Castelfranco Emilia, la rassegna si apre con “Free lunch society” in collaborazione con il Presidio territoriale di Libera – Nomi e Numeri per la lotta alle mafie. Il film documentario che verrà proiettato tratta del tanto dibattuto Reddito minimo o di cittadinanza, dal punto di vista di chi, nel mondo, lo ha sperimentato. Mercoledì 16 maggio sarà la volta di “Entre os homens de bems” che, in collaborazione con Arcigay, narra la vicenda politica e personale di Jean Wyllys, deputato ed attivista LGBT brasiliano, mentre mercoledì 23 maggio “Stranger in Paradise” guiderà il pubblico in una riflessione collettiva sull’Europa e le migrazioni, in collaborazione con Amnesty International. Infine, mercoledì 30 maggio la rassegna si chiuderà trattando dell’attualità dei neofascismi, con la proiezione di “Boiling point” in collaborazione con ANPI. L’ingresso è gratuito fino ad esaurimento posti.

“Siamo convinti – spiega l’Assessore alle Politiche Giovanili Valentina Graziosi – che dobbiamo continuare ad aprirci al di fuori di noi e di ciò che più conosciamo, perché l’attualità esige un’apertura da parte delle istituzioni affinché siano consegnati alle giovani generazioni gli strumenti necessari per la formazione di coscienze critiche. Si tratta di formare i cittadini di domani, che sono anche cittadini del mondo. Fare cultura significa anche dare al pubblico la possibilità di scoprire realtà lontane, che ci permettono di leggere con occhi diversi la nostra quotidianità, attraverso il linguaggio cinematografico. Per permettere a tutte e tutti di partecipare, inoltre, abbiamo deciso per la prima volta di offrire gratuitamente le proiezioni”.