Arresti anche in provincia di Reggio Emilia nella maxi operazione anti camorra condotta dai Carabinieri del Gruppo Castello di Cisterna che hanno operato, oltrechè nel reggiano, anche a Napoli e provincia, Verona, Castel Volturno, Terni, Ferrara e Bari.I carabinieri della Compagnia di Guastalla hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia partenopea nei confronti di un 25enne abitante a Rio Saliceto ritenuto, unitamente agli altri 28 correi colpiti dal medesimo provvedimento restrittivo di natura cautelare, di essere affiliati al clan camorristico dei “Mariglianesi” attivo tra Marigliano e i comuni confinanti, “costola” del clan napoletano dei “Mazzarella”.

L’indagine ha scoperto un’associazione di tipo mafioso che aveva organizzato lo spaccio di ogni tipo di droga nei complessi di edilizia popolare di Marigliano e San Vitaliano. Le piazze di spaccio erano attive 24 ore su 24 e il clan aveva arruolato spacciatori e vedette in gran parte tra i residenti delle palazzine. Lì l’organizzazione aveva inserito famiglie di fiducia sfrattando gli originari assegnatari degli alloggi. Sono stati scoperti due tentati omicidi a colpi di pistola e mazze da baseball e una gambizzazione nei confronti di tre “capi piazza” restii a pagare la “quota” al clan.

L’organizzazione rimpinguava le casse anche dissanguando commercianti, imponendo il “pizzo” a supermercati, imprese funebri, edili, ambulanti, negozi di ortofrutta, pizzerie. Un imprenditore intenzionato a non pagare fu sequestrato per essere portato “al cospetto” del vertice del clan, sequestro organizzato anche con la complicità della mamma del reggente. Le donne, in proposito, partecipavano a pieno titolo alle scelte strategiche dell’organizzazione.

Contestati anche la detenzione illegale di armi e il favoreggiamento, per le “vedette”. Tutti i reati sono aggravati da metodo e finalità mafiosi.