Giovedì 2 agosto inizia il pellegrinaggio sul tratto della Via Matildica del Volto Santo cha da Novellara porta a Lucca di circa 200 ragazzi delle parrocchie di Novellara, Fabbrico e Campagnola. La partenza, preceduta da un momento di preghiera condivisa, è prevista per le ore 5:30 dalla collegiata di Santo Stefano (Novellara).

 

Al pellegrinaggio partecipano come accompagnatori e collaboratori logistici diversi soci del Cai Novellara. Ben volentieri il Cai Novellara ha aderito a questo cammino, che segue un percorso escursionistico segnato e tenuto in efficienza dal Cai nel territorio reggiano.

Dopo aver attraversato la città di Reggio, i giovani pellegrini si fermeranno il primo giorno a Rivalta, venerdì 3 agosto a Cerredolo de’ Coppi, sabato 4 a Carpineti, domenica 5 a Toano, lunedì 6 a Fontanaluccia per poi toccare, martedì 7 agosto, la terra di Toscana e fermarsi prima a Castiglione Garfagnana, poi a Barga, a Borgo a Mozzano e infine, il 10 agosto, ultimo giorno del pellegrinaggio, a Lucca. L’11 agosto partiranno alla volta di Roma per partecipare all’incontro con papa Francesco in preparazione del Sinodo 2018. In pratica i giovani di Novellara, Campagnola e Fabbrico, percorrendo la Via Matildica del Volto Santo, antico itinerario dei pellegrini che scendendo dalle regioni germaniche andavano verso la città eterna, hanno accolto l’invito del Papa. Organizzatore di questo cammino di fede e riflessione su un sentiero molto importante anche dal punto di vista storico e naturalistico, è don Giordano Goccini, parroco di Novellara gran camminatore nonché socio della Sottosezione Cai di Novellara. Oltre all’aspetto educativo dell’iniziativa (camminare come sinonimo di scoperta, cultura e conoscenza) che vede coinvolto un numero molto grande di ragazzi, è bene porre l’attenzione sul valore della esperienza comunitaria che nel camminare riconosce una vera e propria palestra di vita per l’impegno che richiede fatica, umiltà e condivisione

«Il cammino del pellegrino – dice don Giordano Goccini – non è un semplice esercizio fisico per tenersi in forma, ma una esperienza esistenziale dall’enorme forza simbolica. Poco importa quanto sia distante la meta: anche da lontano essa promana tutto il suo fascino e dona vigore alle gambe e al cuore».

Lungo le strade e i sentieri che collegano Novellara a Lucca e che attraversano la più tipica campagna emiliana e alcuni tra i borghi più belli dell’Appennino e della Garfagnana, sarà facile riconoscere i ragazzi pellegrini: zaino in spalla, scarponcini ai piedi, magliette coloratissime un po’ azzurre e un po’ arancioni.