Sabato 29 settembre alle ore 16,30 il Salone d’Onore G. Anceschi della Rocca dei Boiardo ospiterà il convegno dal titolo “I grandi reggiani sul sentiero della scienza” a cura del Centro studi Lazzaro Spallanzani di Scandiano in collaborazione con la Società reggiana di Studi storici e l’Amministrazione comunale.

Due saranno gli interventi principali, quello di Ivan Spelti dal titolo “Angelo Secchi, il gesuita reggiano che classificò le stelle” e quello di Dario Generali dal titolo “Antonio Vallisneri, pubblico primario professore di medicina.

L’attrice Antonietta Centoducati legegrà brani tratti dagli scritti di Angelo Secchi e di Antonio Vallisneri.

L’ensemble di ottoni dell’Istituto superiore di studi musicali di Reggio Emilia e Castelnovo ne’ Monti A.Peri e C.Merulo eseguirà brani scelti dal repertorio barocco.

Il CENTRO STUDI LAZZARO SPALLANZANI di Scandiano si è costituito nel 1992, ma operava già da alcuni anni in modo informale grazie al fattivo contributo di un comitato promotore e alla indispensabile e stretta collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune e della Biblioteca Comunale “G. Salvemini” di Scandiano.Le linee originali del progetto del Centro Studi furono indicate in un convegno dell’ 11 maggio 1986, ideato e condotto da Giorgio Prodi. Il Centro studi si propone di: promuovere e favorire gli studi di storia della scienza intorno alla figura di Spallanzani e degli altri scienziati che hanno segnato la storia di Scandiano, influenzando in modo decisivo lo sviluppo della scienza italiana ed europea; sollecitare l’incontro e la collaborazione di studiosi di diverse esperienze e discipline nell’ambito delle scienze umane, con particolare riferimento alla cultura contemporanea; divulgare le scienze presso le scuole di ogni ordine e grado.

Per il terzo anno consecutivo, il centro Studi Lazzaro Spallanzani, in collaborazione con l’Università di Modena e Reggio Emilia, l’Amministrazione Comunale di Scandiano e i Musei Civici di Reggio Emilia, organizza un Corso di Formazione per studenti della Formazione Primaria aperto a tutti i docenti della scuola di base del territorio.

Gli stagisti frequentanti il quarto e quinto anno del corso di laurea in Formazione Primaria, studenti che diventeranno insegnanti della scuola di base (Scuole dell’Infanzia e Scuole Primarie), insieme a docenti già operanti sul territorio, che si sanno iscritti al corso, seguiranno 18 ore di formazione, suddivise in 9 incontri di 2 ore l’uno che si svolgeranno in diverse sedi (Musei Civici di Reggio, Istituto Comprensivo “Lazzaro Spallanzani” di Scandiano, sede Unimore di Reggio). Le lezioni, che saranno tenute da qualificati insegnanti messi a disposizione del Centro Studi e dall’Università, saranno fortemente improntate ad un fare concreto, miranti, come espressamente richiesto da chi ha partecipato alle iniziative degli anni passati, a dare ai corsisti indicazioni realmente operative sul “fare scienze in classe”.

Sullo sfondo, a mo’ di nume tutelare, la straordinaria figura di Lazzaro Spallanzani e la sua metodica e creativa osservazione della natura, ancora ora scuola incontrastata di ricerca e scoperta del mondo e delle leggi che lo governano.

Gli stagisti al termine della programmata formazione saranno inseriti in alcune classi del territorio e opereranno, all’interno di queste, come supporto e aiuto ai docenti titolari, nella proposizione di attività, lezioni o percorsi che sono previsti dagli ordinamenti in riferimento alle scienze nella scuola e che “4 passi con Lazzaro” possono avere sollecitato o indotto come suggestione operativa.

Il corso del corrente anno, che avrà inizio a ottobre e termine a dicembre, con lezioni a cadenza settimanale, è il terzo realizzato nel corso di tre anni, sarà quindi d’obbligo una riflessione critica sulla esperienza svolta complessivamente al fine di rilanciare l’iniziativa che ha complessivamente coinvolto circa 90 individui tra docenti titolari e futuri docenti.

In questo quadro è previsto un incontro conclusivo, aperto alla cittadinanza tutta, che mostri i risultati ottenuti nel triennio, a partire dalle tesi di laurea che alcuni stagisti hanno realizzato e dai prodotti che alcune scuole, sull’onda delle suggestioni di ricerca proposte dal corso, hanno presentato a concorsi e premi, spesso ottenendo risultati davvero importanti.