Nel corso del 2018 il Comune di Campogalliano, forte di un ordine del giorno approvato all’unanimità dal Consiglio, ha commissionato, in convenzione con Arpae Modena, una serie di verifiche straordinarie sulla natura delle emissioni odorigene di alcuni impianti produttivi del territorio comunale e di approfondimenti sulla presenza di composti organici volatili nell’ambiente, nell’ambito di una pluriennale attenzione e monitoraggio per la qualità dell’aria. L’iniziativa è stata presa dietro specifica richiesta di alcuni residenti che lamentano con una certa continuità disagi di natura odorigena sul territorio.
La fonte di tali emissioni, anche sulla base della localizzazione e delle caratteristiche descrittive delle segnalazioni che si sono raccolte nel corso degli anni, è con ragionevole probabilità da individuarsi tra le aziende operanti da anni sul territorio comunale. Diverse segnalazioni in merito ai disagi percepiti dai cittadini si sono maggiormente concentrate nell’abitato compreso tra via Vecchi, la strada provinciale 13 e l’Autostrada del Brennero A22. Sono stati effettuati controlli e rilevamenti mirati su due aziende, mentre il laboratorio di rilevazione mobile è stato posizionato in via Mattei, nel parcheggio dell’area sportiva comunale.
I risultati delle analisi riportano che il biossido di zolfo è risultato sempre inferiore al limite di rilevabilità strumentale. Per quanto riguarda gli inquinanti misurati non si segnalano criticità a carico di monossido di carbonio e biossido di zolfo che si attestano su livelli estremamente contenuti. Le concentrazioni medie e massime di biossido d’azoto risultano lievemente superiori a Campogalliano rispetto a quanto misurato presso la stazione di Parco Ferrari a Modena, con differenze comunque estremamente contenute mentre le polveri sottili PM10 risultano simili in entrambi i siti indagati. Le concentrazioni di ozono sono lievemente inferiori a Campogalliano rispetto a quanto misurato nelle stazioni di fondo, prese a riferimento, con livelli ampiamente al di sotto della soglia di informazione e del valore obiettivo previsti dalla normativa.
Per quanto riguarda la qualità dell’acqua, la campagna di monitoraggio ha previsto campionamenti in diversi punti strategici del paese (6 misure effettuate nel 2018 e ulteriori 6 da effettuare nel 2019). In particolare le sostanze monitorate sono: AMPA, glifosate e glufosinate. Sulla base delle analisi fin qui effettuate, le tre sostanze attive analizzate sono risultate tutte inferiori al limite di rilevamento (LdR) (D.Lgs.31/01 all.III p.to 2.2).
“Gli esiti delle analisi sono confortanti”, spiega la sindaca Paola Guerzoni, “e tuttavia continueremo a monitorare la situazione – perché la nostra salute ha la assoluta priorità – con ulteriori prelievi programmati per la primavera, controlli mirati rispetto a specifiche aziende e le periodiche campagne condotte dagli enti preposti al controllo.”