Si intitola “Manifesti e dintorni: mobilitazione e rivoluzione dal ’48 al ’68 in Italia” l’incontro con Chiara Ottaviano, esperta di Public History, e William Gambetta, ricercatore di Scienze umane a UniMoRe, in programma sabato 26 gennaio alle 17 in Sala ex Oratorio, pianoterra di Palazzo dei Musei in largo S. Agostino a Modena.

L’appuntamento, come sempre a partecipazione libera e gratuita per tutti fino a esaurimento posti, rientra nell’ambito del ciclo di iniziative “Storia in pubblico” collegate alla mostra allestita fino al 16 marzo, alla Biblioteca Poletti e all’Archivio storico comunale “1948 Italia al bivio. Verità e menzogne di una repubblica inquieta”, che sabato 26 osserverà un’apertura straordinaria dalle 15 alle 19.

L’incontro partirà da un’osservazione sul presente in relazione al passato. La comunicazione politica, che un tempo si chiamava propaganda ed era confinata soprattutto ai periodi della campagna elettorale, oggi sembra essere l’attività principale del “fare politica”, con tutti i mezzi e in ogni periodo dell’anno.

Come si è arrivati a questo? Quali le continuità e quali i momenti di più forte discontinuità nella storia italiana? Da quando la comunicazione politica ha assunto un peso così rilevante? Nonostante l’enorme dispiego di energie nell’utilizzo di mezzi e di tecniche al fine di influire sull’opinione pubblica, orientarne le scelte, convincere e avere il consenso più ampio possibile, perché la parola “propaganda” viene in genere utilizzata solo in senso negativo e dispregiativo? Internet ha poi mantenuto le promesse di maggiore democrazia e partecipazione o piuttosto è diventata un’altra potente arma di propaganda e manipolazione dell’informazione, ovvero una minaccia alla democrazia?

Di questo discuteranno a Palazzo dei Musei Chiara Ottaviano e William Gambetta a partire da due anni cruciali, il 1948 e il ’68, che segnano simbolicamente forti cesure nel passato della Repubblica.

Informazioni online (www.comune.modena.it/biblioteche).