“Esattamente sette anni fa, il 1° febbraio del 2012 – spiega Giuseppina Gualtieri, Presidente ed AD di Tper, alla guida dell’azienda dalla sua nascita – avevamo innanzitutto l’obiettivo di consolidare l’equilibrio economico-finanziario e porre le basi per nuovi investimenti. Raccoglievamo dossier strategici come l’allora progetto Civis, incagliato in un pesante contenzioso, il People Mover, a quei tempi poco più che sulla carta e con molte incognite, e all’orizzonte la futura gara regionale del ferro.

Ci erano stati posti obiettivi importanti per dare vita ad una nuova fase del trasporto pubblico regionale. Oggi, dopo sette anni, anche con un certo anticipo sul piano industriale, possiamo dire che questa fase si è chiusa positivamente e se ne apre una nuova, non meno ambiziosa e certo non meno importante”.

Il progetto Crealis, infatti, è in dirittura d’arrivo anche per i suoi aspetti di chiusura formale propedeutici all’avvio dei nuovi servizi. I veicoli Crealis Emilio comunque circolano già da tempo in città con soddisfazione generale sulle filovie 13 e 14.

Conclusa è, poi, la gara del ferro: i primi nuovi treni, fortemente richiesti dalla Regione per la riqualificazione dei servizi, sono già entrati in linea ben prima rispetto agli impegni del bando ed altri moderni convogli presto seguiranno. Intanto la nuova società tra Tper e Trenitalia è già nata formalmente e prenderà operatività nella prima metà di quest’anno.

Negli stessi tempi anche il People Mover entrerà in servizio.

Nel 2019 arrivano, così, a destinazione tre dei più rilevanti progetti attorno ai quali era nata la società.

 

SETTE CANDELINE, SETTE RISULTATI RAGGIUNTI

Per questo settimo compleanno Tper inaugura una nuova “vetrina” all’angolo delle vie Lame e Marconi a Bologna, di fronte alla biglietteria, che si prefigge di essere uno spazio di dialogo con città ed utenti per specifici eventi e iniziative.

In questo nuovo spazio Tper ha spento le 7 “candeline” che l’azienda ha legato anche a temi specifici: rispetto delle regole, fidelizzazione dei passeggeri, solidità economica, investimenti, nuovi mezzi, ambiente, occupazione e grandi progetti.

E su questi sette ambiti ha tracciato un bilancio di risultati concreti:

1. Rispetto delle regole

In questi anni risultati positivi sono venuti sul fronte della lotta all’evasione, combattuta non solo aumentando i controlli, ma anche agendo con incentivi e concorsi a premi a sostegno della validazione. I dati dicono che nei sette anni si è passati da un’evasione tariffaria dell’8,47% all’attuale 5,19%, anche per effetto di controlli molto più numerosi, frequenti e sistematici. Infatti, il numero di passeggeri controllati è passato da 1,28 milioni nel 2012 a circa 3,1 milioni nel 2018, con un incremento del 142%. Nello stesso periodo, le sanzioni sono passate da 108mila a oltre 160mila, denotando quindi una forte riduzione proporzionale dell’incidenza dell’evasione, quale risultato di una maggiore attenzione nei controlli, ma anche delle campagne per il rispetto delle regole. Il presidio delle buone prassi è parte dell’identità di Tper, azienda che ha conseguito nel 2017 il “Rating di legalità” rilasciato dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM).

2. Passeggeri

Positivo il trend dei passeggeri, che sono passati dai 129 milioni ai circa 155 milioni dell’ultimo consuntivo approvato, di cui oltre 10 su ferro e il resto su gomma: un incremento di circa il 20% in sette anni. Sulle stesse percentuali di crescita il trend degli abbonati annuali, che oggi sono circa 90mila a testimonianza dell’efficacia dei titoli più fidelizzanti a disposizione dell’utente.

3. Solidità economica

Il bilancio dell’azienda in questa sua fase si è consolidato e ha costituito la base per una forte politica di investimenti, oltre che, negli ultimi anni, per una redistribuzione ai soci di una quota degli utili di esercizio.

Il valore della produzione è passato da 220 milioni del 2012 agli oltre 250 milioni attuali e circa 300 a livello consolidato di Gruppo; mentre gli utili sono passati da -9 milioni a +8 milioni di euro del consuntivo 2017. Tutti gli indicatori economici hanno registrato un costante trend positivo al punto che nel 2017 è stato possibile perfezionare l’emissione di un prestito obbligazionario per un ammontare di 95 milioni di Euro, quotato alla Borsa di Dublino, interamente collocato presso investitori istituzionali con un tasso fisso annuo dell’1,85%.

Questa operazione, che ha certificato la solidità economica dell’azienda anche attraverso la fiducia internazionale dei mercati dei capitali, ha consentito a Tper di proseguire sulla strada degli investimenti anche in autofinanziamento e senza la necessità di garanzie da parte degli enti soci.

4. Investimenti

I dati più rilevanti dal 2012 ad oggi riguardano investimenti e ambiente: Tper ha infatti pianificato e realizzato investimenti per complessivi 320 milioni di Euro in questi sette anni.

Molti investimenti hanno avuto come obiettivo quello di sostituire il parco mezzi con nuovi veicoli più confortevoli e ambientalmente sostenibili. Tper ha infatti completamente eliminato gli euro 0, in anticipo rispetto al vincolo di legge. Da marzo 2019 anche gli ultimi 34 mezzi Euro 1 spariranno da tutte le linee urbane, sia a Bologna che a Ferrara. In ambito extraurbano, gli ultimi 6 mezzi Euro 1 saranno definitivamente pensionati entro quest’anno. Tper ha oggi la flotta ibrida più numerosa d’Italia e ha dato corso a importanti investimenti verso l’impiego del metano liquido per poter estendere i mezzi a gas anche alle linee extraurbane. È cresciuta, intanto, l’elettrificazione: in questi sette anni sono raddoppiati i filobus in esercizio a Bologna e, parallelamente, sul fronte del “ferro” Tper ha acquistato 26 nuovi elettrotreni ETR350 e sulle linee del servizio ferroviario regionale è passata da 8 a 40 treni elettrici circolanti con l’effetto di un accresciuto confort di bordo, grazie a rotabili più nuovi e performanti, e ad un abbattimento delle emissioni in atmosfera, considerando la sostituzione di altrettanti treni diesel.

5. Ambiente

La sfida ambientale è da sempre prioritaria per Tper. E’ una sfida che viene continuamente rilanciata, ma che ha già visto conseguire risultati molto significativi. È possibile infatti stimare che le emissioni di CO2 si siano ridotte in questi 7 anni, tra ferro e gomma, del 15% per via dell’impego di fonti energetiche a minore impatto ambientale (energia elettrica, gas naturale) e per la maggiore efficienza energetica dei mezzi utilizzati. A queste si aggiungono le minori di sostanze dannose per la salute, come ossido di carbonio, idrocarburi, particolati e le minori emissioni dovute all’aumento dei passeggeri (ipotizzando che almeno una parte di tali nuovi passeggeri abbia utilizzato il mezzo pubblico piuttosto che l’auto privata).

6. Occupazione e valore esteso

L’impatto sociale dell’azienda sul territorio è rilevante anche in termini occupazionali: 2.700 sono i dipendenti del Gruppo Tper, cui si aggiungono i circa 2.000 dell’indotto dovuto a servizi e investimenti, per un valore esteso di 240 milioni che il gruppo mette a beneficio dei propri territori di riferimento. Nei suoi primi sette anni, Tper ha assunto 733 persone. I dipendenti di Tper sono per oltre il 99% assunti con contratto a tempo indeterminato secondo politiche di gestione di valorizzazione del capitale umano, di stabilizzazione dell’impiego e sviluppo e continuo aggiornamento delle competenze professionali attraverso un’adeguata formazione.

7. Grandi progetti

Con Crealis e People Mover in dirittura d’arrivo, con la gara del ferro chiusa e con i nuovi treni già in esercizio, Tper guarda ora alle sfide importanti di domani, a cominciare dal Progetto di trasporto integrato dell’area metropolitana bolognese.

Nella logica dell’investimento su modalità sempre più flessibili di trasporto pubblico è da pochi mesi nato Corrente, il servizio di car sharing a flusso libero completamente elettrico. Intanto, sul fronte della dematerializzazione dei titoli di viaggio, sono state sviluppate e rese operative specifiche app che stanno consentendo a migliaia di viaggiatori di trasformare il proprio smartphone in una variante virtuale della propria tessera MiMuovo su cui è possibile acquistare e validare anche biglietti a tempo, a zone o citypass.

 

LE NUOVE SFIDE

Guardando al futuro, il 2019 si è aperto per Tper con la nascita della nuova società consortile a controllo congiunto creata assieme a Trenitalia per la gestione del servizio ferroviario regionale.

Questo passaggio segna uno snodo importante per l’azienda che raccoglie così una nuova mission: quella di rappresentare, attraverso il proprio Gruppo, sempre più un elemento di programmazione e di visione d’insieme del trasporto in chiave intermodale.

Tper Gruppo consolida il modello di holding con le partecipazioni di controllo in MAFER, TPB, TPF, Omnibus, SST, HERM, oltre al controllo di Dinazzano Po, il principale scalo merci emiliano-romagnolo. Tper partecipa inoltre in Seta, Start Romagna, Marconi Express, e nella nuova società ferroviaria in partnership con Trenitalia.

L’insieme delle attività svolte in via diretta o per il tramite di partecipate, controllate e consorzi, consente al Gruppo di gestire la mobilità di cose e persone su gomma, ferro e servizi di car sharing; di gestire i collegamenti con l’aeroporto, tra cui in prospettiva il People Mover e, a Bologna, di occuparsi anche delle attività di gestione della sosta su strada e di parcheggi scambiatori in forza dell’aggiudicazione tramite due successive gare pubbliche che hanno affidato all’azienda anche tutte le attività di gestione delle pratiche relative al Piano Sosta.

Con l’inizio dell’ottavo anno, per Tper si aprono quindi nuovi orizzonti che vedono crescere l’importanza dell’assetto di holding e che danno corpo all’idea di un gruppo che sta già oggi al centro di un mosaico composito, ma coordinato, su cui si basa la nuova mobilità regionale.

Nei prossimi mesi, con un nuovo Piano Industriale partecipato, saranno definiti, assieme ai soci e agli stakeholder, i contenuti di nuovi progetti e attività.

“Sono sfide nuove – commenta Giuseppina Gualtieri – che raccolgono i frutti del tanto lavoro fatto dall’azienda grazie all’impegno di tutti, dai dirigenti sino al personale operativo. 2700 persone che ogni giorno lavorano per cambiare il movimento di questi territori. Per dare risposte e servizi agli utenti. Siano essi di Tper SpA o di qualunque società del Gruppo”.

Risplende di nuova luce la storica “Cabina Lame”

Per molti rimarrà sempre la “storica” Cabina Lame. Da oggi, quella che nacque negli anni ’80 come biglietteria dell’allora ATC sarà una vera e propria vetrina, una sorta di smart point che Tper ha voluto fortemente quale luogo di informazione e interazione con l’utenza.

La “storica” cabina nacque per dare risposta alla crescente esigenza di luoghi in cui acquistare i titoli di viaggio. Originariamente nell’idea dell’azienda le cabine avrebbero dovuto essere tre: oltre alle due effettivamente poi realizzate, all’angolo Lame-Marconi, appunto, e in zona Fiera, una ulteriore struttura avrebbe dovuto essere posizionata in Piazza Re Enzo, ma l’idea non trovò condivisione da parte della Soprintendenza.

Le due cabine vennero realizzate dall’architetto Enzo Zacchiroli, che ha legato il suo nome a molti altri importanti progetti a Bologna (tra tutti l’ampliamento dello Stadio Dall’Ara) e nel mondo.

Zacchiroli seppe coniugare l’esigenza di sicurezza (la struttura destinata ad ospitare importanti quantità di titoli di viaggio doveva essere blindata, quasi come una piccola banca) con la forte volontà di vivere in simbiosi con la città.

La scelta del colore cadde sul RAL 3011, quanto di più identificabile con il “rosso Bologna”, lo stesso della maggior parte degli autobus Tper quale omaggio al territorio. Molto pensate e ragionate, poi, le soluzioni progettuali adottate: la cabina Lame aveva una forma volutamente morbida ed avvolgente, sia nelle linee esterne, sia nel grande bancone costruito direttamente in opera per dare proprio il senso di un confortevole avvicinamento tra azienda e cittadini-utenti.

Molto forte, infatti, fu la scelta all’epoca (ci fu anche qualche polemica) di realizzare la vetrina quasi in mezzo alla strada. Era la risposta ispirata ad un preciso intento: quello di portare l’azienda il più possibile tra la gente e verso gli utenti.

Nel 2015 la funzionalità operativa della “Cabina” venne sostituita dalla nuova biglietteria che è oggi, sotto il portico, alle spalle della struttura in acciaio e vetro.

La nuova biglietteria fu pensata per aumentare il confort e per evitare, anche grazie ai sistemi di eliminacode, le lunghe file lungo via Lame che, in tempi passati, in epoca di campagne abbonamenti, arrivavano anche a 100 metri stante le piccole dimensioni della cabina. Quando venne realizzata la nuova biglietteria per qualche tempo non venne però messa alcuna targa, dal momento che era la presenza della cabina a garantire visibilità ed identificazione con Tper.

Ora l’azienda ha scelto di riqualificare completamente la cabina. Ha affidato il progetto ancora una volta allo Studio Zacchiroli: sono stati i figli, Michele e Elena, a seguire tutte le fasi del rilancio della struttura reinventandola in coerenza con l’originaria intuizione del padre Enzo.

E’ una rinascita, infatti, che rinverdisce le motivazioni di allora: visibilità e contatto con l’utenza, ma questa volta il vetro “blindato” ha lasciato il posto ad ampie vetrate trasparenti destinate a proteggere gli strumenti anche tecnologici che l’azienda metterà presto in campo per comunicare in modo il più diretto possibile con i 90mila abbonati e non solo. Un progetto nel segno della luce.

La struttura, riqualificata attorno ai pilastri della precedente e salvaguardando la copertura originale, ha oggi tutti i più moderni accorgimenti tecnici per ridurre i consumi e l’impatto energetico ed ambientale.

Già da subito questo spazio ritrovato ospiterà le principali campagne di informazione di Tper e molto presto un’ulteriore serie di interventi doterà questa vetrina di strumenti di comunicazione moderni e adatti, appunto ad uno smart point informativo.