Nuovi “problemi” per un 40enne abitante nel mantovano che, denunciato lo scorso mese di dicembre dai carabinieri di Fabbrico per una serie di gravi condotte persecutorie nei confronti dell’ex moglie, è finito nuovamente nei “guai”.

Sebbene infatti il Tribunale di Reggio Emilia gli avesse imposto il divieto di comunicare con lei, di avvicinarsi alla casa e a qualunque altro luogo frequentato dall’ex moglie, da cui doveva mantenere una distanza di almeno 500 metri, l’uomo ha violato in maniera reiterata il provvedimento cautelare emesso nei suoi confronti continuando a perseguitarla attraverso l’invio di messaggi e telefonate (ben 400 contatti registrati) inviati sia alla donna che al figlio, con il fine di voler riallacciare la relazione sentimentale.

Episodi che sono stati segnalati alla Procura reggiana, la quale ha chiesto ed ottenuto dal giudice del tribunale di Reggio Emilia un inasprimento del misura cautelare. Il 40enne è infatti stato sottoposto agli arresti domiciliari e per questo motivo arrestato dai carabinieri di Fabbrico che hanno condotto le indagini.