Foto: Luigi Ottani

Prosegue “L’ignoto e l’evidente”, la rassegna di proiezioni fotografiche a cura del Circolo Fotografico Blow Up di Maranello, giunta alla ventesima edizione, in programma all’Auditorium Enzo Ferrari. Mercoledì 20 marzo (ore 21) appuntamento con Luigi Ottani e una serata dal titolo “Le città invisibili”: a partire dalla suggestione del titolo del libro di Italo Calvino, immagini di città “fantastiche”, quasi irreali, con la narrazione di Roberta Biagiarelli. Fotografo e giornalista, Ottani ha pubblicato i suoi scatti sulle maggiori testate nazionali. Alterna ricerche sui microcosmi italiani a racconti di reportage internazionale. Con numerose pubblicazioni e mostre ha raccontato temi sociali del mondo contemporaneo: la povertà del Sahel in Eritrea, la vita nei campi profughi Saharawi, il dopoguerra in Bosnia, la piaga della prostituzione minorile in Cambogia, lo Sri Lanka colpito dallo Tsunami, il dramma della convivenza israeliano-palestinese, la vita nella “zona morta” a Chernobyl, la difficile realtà di alcuni quartieri urbani italiani, le minoranze etniche dello Hunan Cinese, il ricordo di Beslan in Ossezia del Nord, il terremoto in Emilia. Con il volume “Niet Problema!” ha vinto il premio “Marco Bastianelli”, riconoscimento al miglior libro fotografico italiano edito nel 2006. Nel 2011 ha ricevuto il premio giornalistico “Bruno Cucconi” per la fotografia del progetto “Tracce di sport” di Andrea Zorzi. Attualmente collabora con organi istituzionali, agenzie di comunicazione e aziende. La rassegna proseguirà il 27 marzo con Luca Bracali e “Un pianeta da salvaguardare”: immagini di tutto il mondo per evocare il tema della bellezza del nostro pianeta e far riflettere sul rispetto delle risorse naturali come l’acqua, sulla biodiversità vegetale e animale, sull’importanza del riciclo e della raccolta differenziata, sul riscaldamento globale e sui cambiamenti climatici; mercoledì 3 aprile con Marco Urso in “Natura selvaggia”, le foto di un “Wildlife and Travel photographer”, immagini di reportage di viaggio e di natura: i due ambiti, fotograficamente parlando, hanno molto in comune, chiedendo entrambi una sintesi di tecnica, repentina visione fotografica e specchio di uno stato interiore.