Grazie ad un blitz congiuntamente condotto dai carabinieri delle stazioni di Novellara e Poviglio, in questi ultimi due comuni, sono state localizzate altrettante aziende agricole che impiegava in nero il 100% della forza lavoro tra cui, nel caso dell’azienda agricola di Novellara, due clandestini. Nei guai sono finiti un agricoltore 53enne residente a Novellara, titolare dell’azienda di Novellara dove sono stati individuati due lavoratori su due impiegati entrambi clandestini e un agricoltore 41enne residente a Poviglio nella cui azienda impiegava 1 lavoratore in nero su 1 assunto.

L’attività del nucleo carabinieri ispettorato del lavoro di Reggio Emilia, supportata dai colleghi delle stazioni di Novellara e Poviglio, risale all’altra mattina quando gli operanti, sulla scorta di una mirata attività informativa tesa a contrastare le fattispecie illecite correlate al lavoro nero e all’impiego di manodopera clandestina, effettuavano mirati controlli presso alcune aziende agricole ubicate tra i comuni di Novellara e Poviglio.

All’atto dell’ispezione nell’azienda di Novellara i carabinieri riscontravano l’impiego di 2 operai intenti a lavorare entrambi clandestini e risultati essere impiegati in nero. Ai sensi delle attuali norme di legge, l’attività aziendale veniva immediatamente sospesa dagli operanti che procedevano anche nei confronti dell’imprenditore che oltre a essere sanzionato con una maxi multa da oltre 10.000 euro veniva denunciato alla Procura reggiana con l’accusa di occupazione di manodopera clandestina. A Poviglio invece altro imprenditore agricolo finiva nei guai per aver impiegato in nero un lavoratore su uno assunto. A lui i militari comminavano anche una maxi multa per circa 4.000 euro. Ora la ripresa delle due attività dipenderà dagli stessi imprenditore che dovranno regolarizzare i dipendenti impiegati in nero e pagare la maxi multa.