Escono di casa con la cartelle dei libri per andare a scuola per poi “marinare” le lezioni e andare per i negozi del centro città o dei principali centri commerciali di Reggio Emilia e dedicarsi allo “shopping”. Entrano nei negozi armati di forbicine per staccare l’antitaccheggio dai capi d’abbigliamento che nascondo nei rispettivi zaini che hanno preventivamente svuotato dai libri lasciati negli appositi armadietti posti all’esterno dei negozi.

Sono i negozi alla moda del centro commerciale i “Petali” a detenere la “palma” dei più taccheggiati dagli studenti ed ora anche dalle studentesse. Queste, animate dal desiderio di essere ‘trendy’ ad ogni costo, non esitano a improvvisarsi ladre saccheggiando capi d’abbigliamento. I ladri sono spesso giovanissimi studenti incensurati, anche appartenenti a buone famiglie. Le ultime sono quattro studentesse tra i 17 e i 15 anni tradite dalla loro poca esperienza. Sebbene abbiano avuto l’accortezza di staccare i dispositivi antitaccheggio, danneggiando peraltro i capi d’abbigliamento asportati, non hanno considerato che la loro presenza, nei due negozi d’abbigliamento presi di mira, era osservata dagli addetti del negozio che le hanno seguite sino ai bagni del centro commerciale i Petali. Qui sono giunti i carabinieri della stazione di Reggio Emilia Santa Croce subito intervenuti su richiesta delle due responsabili del negozio. L’aver cercato di disfarsi dei 7 capi d’abbigliamento rubati (top e t-shirt) gettandoli nei cestini della spazzatura dei bagni non ha garantito alle 4 studentesse l’impunità. I capi d’abbigliamento sono stati infatti trovati dai carabinieri di via Adua ai quali le studentesse a questo punto ammettevano le loro responsabilità. I dispositivi antitaccheggio erano stati strappati dagli indumenti nei camerini di prova dei due negozi dove sono stati trovati.  Accertati i fatti le 4 minorenni, segnalate per concorso in furto aggravato, sono state condotte in caserma dai carabinieri che hanno curato l’intervento mentre i capi d’abbigliamento recuperati sono stati restituiti ai due negozi derubati. Al termine delle formalità di rito le 4 adolescenti sono state affidate ai rispettivi genitori.