A Carpi, Soliera, Campogalliano e Novi di Modena migliaia di persone in questi cinque giorni si sono fermate a riflettere su “memoria, storia e futuro”. La Festa del racconto, ancora in corso, ha portato nelle quattro città oltre 70 protagonisti della cultura italiana e internazionale che hanno declinato il tema del tempo. Soddisfatti gli organizzatori: “Quattordici anni di Festa del racconto sono sinonimo di una manifestazione attesa e consolidata, che continua a sviluppare stimoli e partecipazione”

Lezioni sulla storia del nostro Paese e sulla necessità di una riscossa civile e democratica, affreschi “letterari” sull’Inghilterra odierna, ragionamenti sulla banalità del vivere “social”, conferenze sulla genesi del nostro mondo, sino al messaggio “non c’è più tempo” per evitare catastrofi ambientali: la Festa del racconto si chiude stasera dopo cinque giornate di incontri con scrittori, eventi, spettacoli e si fanno i primi bilanci.

Che sono più che positivi: “In queste giornate, baciate finalmente dal bel tempo, si è respirato il profumo di libri e parole – sottolinea Emilia Ficarelli, coordinatrice del festival e Direttrice della Biblioteca Loria e del Castello dei Ragazzi di Carpi – le nostre piazze, i cortili, i chiostri, i luoghi della cultura si sono popolati di migliaia di persone, in linea con le scorse edizioni. Nonostante la concomitanza di altre manifestazioni culturali sul terriorio – dovuta alle date elettorali e dei ballottaggi – e l’imporovviso annullamento di due eventi (l’incontro con Antonio Manzini e il concerto dei Giardini di Mirò) moltissimi hanno voluto incontrare dal vivo gli oltre settanta scrittori, giornalisti, artisti, docenti e critici che hanno raccontato il tempo. La Festa del racconto è la festa della cultura ed è stata ancora una volta l’occasione per avvicinarsi all’arte del narrare, indispensabile per ricordare e riuscire a vivere con più intensità”.

Questa edizione ha portato a Carpi un grande autore internazionale, Jonathan Coe, attesissimo e con un grande riscontro di pubblico; gremiti anche gli appuntamenti con Michela Marzano, Ezio Mauro, Stefano Massini, Ferruccio de Bortoli, Stefano Bartezzaghi, Francesco Piccolo e Annalena Benini, solo per citarne alcuni; da segnalare le oltre mille persone per il concerto dei Flexus di ieri sera a Carpi.

Come sempre la Festa del Racconto ha puntato sulla partecipazione attiva delle persone, con i suoi 80 volontari e il coinvolgimento del pubblico grazie a numerose iniziative, tra cui #NonSoloSelfie: dimenticati gli smartphone, centinaia di persone e autori si sono seduti sulla poltrona-simbolo della Festa del Racconto e si sono fatte immortalare dai fotografi professionisti Stefano Casiraghi e Niccolò Rastrelli, in grado di “catturare l’anima” di chi viene ritratto. Da segnalare la presenza, nelle giornate di sabato e domenica, dei ragazzi di Radio Immaginaria, che hanno intervistato in diretta numerosi autori protagonisti della Festa.

Anche le installazioni e i laboratori artistici hanno favorito l’incontro, il dialogo e la partecipazione, contribuendo a creare una piacevole atmosfera di Festa.