Mostrare dal vivo come è costruito, cosa rappresenta e come si evolverà il sistema industriale emiliano, per dare un indirizzo alla prossima stesura di Horizon Europe, un programma da oltre 110 miliardi di euro destinati allo sviluppo industriale.

Si tratta di una seconda tappa del percorso, dopo la presentazione alla Commissione Ricerca e Sviluppo dell’UE a Bruxelles dello scorso novembre, utile alla presentazione del sistema Filiere di Confindustria Emilia agli organi europei che stanno strutturando il prossimo programma quadro, partendo dalle filiere.

La due giorni di giovedì e venerdì ha toccato i tre territori di Bologna, Ferrara e Modena, facendo perno sulle imprese dei presidenti di sei Filiere, chiamati ad essere i rappresentanti della manifattura e dell’innovazione.

Invitati dal presidente di Confindustria Emilia Valter Caiumi, i tre rappresentanti della Commissione Europea hanno visitato tra ieri e oggi alcune delle realtà più significative dell’industria emiliana. Al tour di due giorni hanno partecipato Peter Dröll, direttore della Commissione Ricerca e Innovazione della Commissione Europea, Luis Delgado Sancho, responsabile dell’Exploitation policies e della Difesa della Proprietà intellettuale, e Kirsi Haavisto, responsabile dell’Area Circular Economy and Industrial Leadership del JRC, il Centro Comune di Ricerca, il servizio scientifico interno della Commissione Europea.

Ieri i rappresentati europei sono stati ospiti dell’azienda Villani, di cui è amministratore delegato Giuseppe Villani, presidente della filiera Agroalimentare di Confindustria Emilia, e di Automobili Lamborghini, di cui è Ceo Stefano Domenicali, presidente della filiera Automotive. Quest’oggi è stata invece la volta delle visite in Basell Poliolefine Italia, di cui è R&D Business Finance e ADM Manager Claudio Mingozzi, presidente della filiera Chimica e Farmaceutica, di Coesia, di cui è amministratore delegato Angelos Papadimitriou, presidente della filiera Packaging, e di Datalogic, guidata da Romano Volta, presidente della filiera Elettronica e Meccatronica.

“Il 98% delle imprese emiliane ha una proprietà europea, in larga misura di nazionalità italiana ma anche tedesca, francese, etc. Semplicità nelle procedure di presentazione, per tutte le imprese grandi e piccole, e una politica attenta allo sviluppo della manifattura europea, sono i due elementi portanti che a nostro avviso la prossima programmazione europea 2021-2028 deve porre al centro dell’attenzione. Perché, agevolando queste imprese, si alimenta di nuova linfa l’identità europea che va supportata con forza nei processi di crescita e internazionalizzazione. Oggi più che mai gli indirizzi di politica industriale della commissione europea possono essere un trampolino di lancio ed un moltiplicatore di valore per le nostre imprese”, commenta il presidente di Confindustria Emilia Valter Caiumi.