Il titolo era evocativo ‘Il risveglio dell’Appennino. La sfida del turismo outdoor’, i contenuti sono stati di primissima qualità e il successo dell’appuntamento promosso da Lapam Confartigianato ne è stata la logica conseguenza. Si è parlato molto di mountain bike, ma anche di sentieristica e naturalmente di sci, con potenzialità enormi per il turista e anche con una particolare attenzione ai diversamente abili.

Gli ospiti erano davvero molto qualificati e hanno confermato la loro qualità. Daniela Vecchiato, direttrice di Apt Alpe Cimbra (l’altopiano di Folgaria, Lavarone e Luserna) ha spiegato come, in soli 5 anni, il brand Alpe Cimbra si sia affermato e abbia fatto crescere il turismo in quell’area del Trentino, non certamente la più nota e pregiata. Massimo Gfherardi, docente di Geomatica e Responsabile scientifico progetti Boreal Mapping, ha fatto vedere le potenzialità della cartografia applicata all’informatica, con esempi concreti per far crescere un territorio e, anche, per renderlo maggiormente attrattivo superando i campanili. Matteo Brusa, segretario generale Fondazione per lo Sport Silvia Rinaldi, ha portato l’esempio virtuoso della fondazione che si occupa di far fare attività sportiva e all’aria aperta alle persone diversamente abili e Barbara Milani, sestolese doc (anzi ‘piandelfalchese’ come si è definita) ex atleta di sci alpino con diverse stagioni in Coppa del Mondo e ora maestra di sci allenatrice e istruttrice nazionale con esperienza anche nell’insegnamento per le persone diversamente abili, ha portato la sua esperienza come istruttrice di alto livello con gruppi di persone abili e diversamente abili che insieme crescono e si aiutano a vicenda. L’intervento della Milani è stato particolarmente appassionato e ha toccato in profondità i presenti, anche a causa della successiva testimonianza di Giuseppe Filippini, uno degli atleti diversamente abili del team di Barbara. In mezzo a tutto questo è stato apprezzatissimo anche il saluto di Giuliano Razzoli, campione olimpico di slalom speciale ai Giochi di Vancouver e tuttora nazionale azzurro di sci alpino. “Dobbiamo ragionare in termini d’Appennino nel suo insieme – ha spiegato il popolarissimo ‘Razzo’ – perché queste zone, che sono bellissime, sono ancora troppo poco conosciute. E invece il nostro Appennino emiliano ha potenzialità grandissime”.

A margine del convegno il presidente generale Lapam Gilberto Luppi e il segretario generale Carlo Alberto Rossi hanno premiato le imprese storiche, associate a Lapam da almeno 40 anni, nell’ambito delle iniziative per i 60 anni di Lapam. Tra queste anche il Consorzio del Cimone, con il presidente Luciano Magnani che ha ritirato il riconoscimento. Presenti anche il sindaco di Sestola, Bonucchi, e la consigliera regionale Serri.