Percosse e minacce di morte rivolte a un giovane 18enne reggiano che da oltre un mese era la vittima predestinata di un bullo 20enne che, per il solo fine di far valere la sua prepotenza e quindi in maniera del tutto gratuita, non perdeva occasione per prendere di mira il malcapitato 18enne e la sua famiglia. Gravi condotte delittuose quelle commesse dal bulletto in conseguenza delle quali è ora finito nei guai. Con le accuse di percosse, violenza privata e atti persecutori i carabinieri della stazione di Cavriago hanno denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia un 20enne albinetano. A rivolgersi ai carabinieri è stato lo stesso 18enne che, accompagnato dai genitori, si è presentato in caserma formalizzando la denuncia.

Secondo quanto poi ricostruito, senza alcun apparente motivo, dal mese di aprile il 20enne ha incominciato a intraprendere una serie di condotte persecutorie nei confronti del 18enne, deriso e minacciato di morte e in un’occasione, risalente alla sera dello scorso 8 giugno, aggredito e picchiato all’esterno di un locale pubblico di Cavriago. Condotte delittuose, quelle gratuitamente commesse dal 20enne, che hanno interessato anche i familiari dello stesso 18enne. In un episodio, riscontrato dalle indagini dei carabinieri, il 20enne si sarebbe spinto sin sotto l’abitazione della vittima e dopo aver insistentemente suonato il citofono alla madre del 18enne, rivolgeva alla donna le peggiori minacce di morte, riferendo che gli avrebbe ammazzato il figlio per poi allontanarsi alla guida della sua auto. Soprusi e angherie, quelle riservate al 18enne ed a suoi familiari, posti in essere in maniera del tutto gratuita solo per prevaricare con la prepotenza un ragazzo che, semplicemente, ha avuto la sfortuna di frequentare gli ambienti del bullo.