L’ incidente avvenne il
24 luglio 1996 lungo la ferrovia della linea Milano-Bologna. Vi
morirono tre operai, dipendenti di una ditta incaricata di
svolgere lavori lungo i binari. Furono travolti e uccisi da
un convoglio ferroviario a Cittanova, alle porte di Modena. Il
traffico dei treni veniva fermato durante la notte per
consentire lo svolgimento dei lavori, ma gli operai si erano
messi al lavoro in anticipo.


Come già era avvenuto una prima volta nei mesi scorsi,
in tribunale a Modena il giudice ha dichiarato
nulli i capi d’imputazione nei confronti dei quattro imputati
ancora coinvolti nell’ inchiesta, un capocantiere e responsabili
dei lavori -altri indagati furono prosciolti negli anni scorsi-.
Il giudice ha accolto le eccezioni, avanzate anche dagli
avvocati della difesa, che ritengono troppo generici i capi d’
imputazione, fra i quali l’omicidio colposo. Per questo gli atti
torneranno al Gip e al Pm che dovrà riformulare, per la terza
volta, i capi d’ imputazione. Ma ora c’ è il rischio che, a più
di cinque anni dall’ incidente, i reati cadano in prescrizione.
La ditta appaltatrice per cui lavoravano gli operai morti ha
risarcito le famiglie.