Il percorso di istruzione-formazione
durerà almeno 12 anni, ovvero fino al conseguimento di una
qualifica entro il 18/mo anno di età; la scuola elementare
durerà 5 anni, l’accesso sarà possibile già a 5 anni e mezzo
ed è previsto lo studio di almeno una lingua straniera; le
superiori saranno di 5 anni ed è prevista l’alternanza
scuola-lavoro.

Sono alcuni dei punti della bozza del disegno
di legge per la riforma della scuola messa a punto dal ministro
Moratti, che potrebbe approdare
già al prossimo Consiglio dei ministri. Il ministero ha fatto
comunque sapere che la bozza è aperta ed è suscettibile di
ulteriori modifiche. Per altro, sono in corso incontri
con i sindacati e domani mattina il ministro Moratti incontrerà
la Conferenza dei rettori e poi riunirà il Consiglio nazionale
della pubblica istruzione (Cnpi). La bozza delinea in sette
pagine ed otto articoli l’assetto del nuovo sistema scolastico
italiano. Il provvedimento stabilisce, tra l’altro, la
possibilità di passare dal sistema dei licei a quello della
formazione professionale e viceversa; è prevista la verifica
delle conoscenze prima dell’accesso ai corsi di studio
universitari; l’alternanza scuola-lavoro comprende periodi di
stage nelle imprese; sarà effettuata una valutazione periodica
degli apprendimenti degli alunni e della qualità del sistema da
parte dell’istituto nazionale di valutazione.
Novità per l’esame di Stato: alcune delle prove saranno
predisposte e gestite dall’Invalsi.
Rispetto alla formazione degli insegnanti: per tutti
i docenti, dalla scuola dell’infanzia alle superiori, è
previsto un analogo percorso e il conseguimento della laurea
specialistica che avrà valore abilitante. Ci saranno anche
attività di tirocinio di durata almeno biennale.