L’ ex vicepresidente della Piaggio,
ing. Giuseppe Volonterio, di 65 anni, di Milano ed il direttore di una agenzia di investigazioni, Luigi Salvi, di 47 anni, di Modena sono stati condannati dalla Corte di Appello di Napoli ad un anno e sei mesi di reclusione per calunnia ed abuso di ufficio ai danni dell’ imprenditore napoletano Riccardo Russo, amministratore unico della societa’ ‘Siam’.


La sentenza, emessa dalla V sezione penale, presieduta dal dott. Giuseppe De Falco Giannone, e’ la conclusione di una vicenda che nel 1995 fini’ sui giornali perche’ la Piaggio era riuscita a far sequestrare su tutto il territorio nazionale gli scooter Chetak, prodotti dalla societa’ indiana Bajai, importati in Italia dalla ‘Siam’ di Russo.

Il provvedimento di sequestro fu emesso il 19 luglio 1995 sulla base di una denuncia presentata ai carabinieri dall’ investigatore Salvi, su incarico dell’ ing. Volonterio, legale rappresentante della Piaggio. I due ”in concorso fra loro falsamente accusavano l’ imprenditore Russo di aver commercializzato dei veicoli tipo scooter nei quali era falsificato o comunque illecitamente riprodotto il marchio dello scooter Vespa prodotto dalla Piaggio”.
L’ investigatore, ex ufficiale delle forze dell’ ordine, riusci’ a farsi nominare ausiliario di polizia giudiziaria dalla Compagnia dei Carabinieri per offrire agli inquirenti la propria competenza in materia di marchi e motocicli.
Contro il provvedimento di sequestro Russo ricorse con gli avvocati Mario Tuccillo e Marco Bassetta al Tribunale del Riesame che lo annullo’, ritenendolo del tutto infondato. Dopo la conferma della decisione da parte della Cassazione, Russo denuncio’ a sua volta il vicepresidente della Piaggio e l’ investigatore, che ”abusando del suo ufficio aveva fraudolentemente acquisito in copia la documentazione contabile, commerciale e amministrativa della ‘Siam’ non attinente alle indagini, ma al fine di arrecare un ingiusto vantaggio patrimoniale al Volonterio, legale rappresentante della Piaggio che per tal modo poteva acquisire indebitamente notizie sull’ attivita’ commerciale della ‘Siam’, societa’ che era entrata in concorrenza con la Piaggio”.
Il processo si svolse davanti alla VII sezione penale del Tribunale che assolse i due imputati. Ma in sede di appello la sentenza e’ stata annullata e Volonterio e Salvi sono stati ritenuti colpevoli dei due reati.