Sette tonnellate di materie prime
farmaceutiche, medicinali e sostanze ormonali, per un valore
complessivo di 150 mila euro, e 1.100 capi di bestiame, pari a
circa 350 mila euro, sono stati sequestrati dai Carabinieri del
Nas di Brescia in una vasta serie di perquisizioni, avvenute tra
domenica e lunedì scorsi, in allevamenti, aziende produttrici
di mangimi, studi veterinari di numerose province del nord
Italia, Modena compresa.


L’operazione, che ha visto impegnati oltre 350 militari, si
è svolta in collaborazione con i Nuclei antisofisticazione del
Nord Italia, coordinati dai Nas di Milano, è avvenuta in
esecuzione di 53 provvedimenti di perquisizione emessi dalla
Procura della Repubblica presso il Tribunale di Brescia, per
reati associativi connessi all’adulterazione di carni destinate
al consumo alimentare umano. Secondo l’accusa, i farmaci e le
sostanze ormonali sequestrati erano destinate a produrre una
crescita artificiosa delle masse muscolari degli animali da
carne.
Numerose le province interessate: oltre a Modena, Alessandria, Brescia,
Bergamo, Cremona, Cuneo, Forlì, Mantova, Milano, Padova, Pordenone, Ravenna, Rimini, Torino, Treviso, Varese e
Venezia. I Carabinieri hanno anche prelevato una copiosa
documentazione di materiale ora al vaglio degli inquirenti.
Tra le materie prime farmacologicamente attive rinvenute dai
militari del Nas anche l’aspirina pura di
provenienza cinese e un antibiotico, l’amossicillina triidrato,
i cui utilizzi sono vietati in zootecnia e tra i farmaci ad uso
veterinario.
Le perquisizioni e i sequestri di questi giorni hanno origine
nell’indagine avviata nell’agosto scorso dai Nas di Brescia con
la collaborazione della Guardia Civil spagnola che ha già
permesso, dallo scorso novembre, di smantellare parte di un’
associazione criminale dedita al traffico internazionale di
materie prime farmacologiche ed ormoni.