La pessimistica relazione del procuratore generale Ignazio Del Castillo, ha inaugurato l’anno giudiziario della Corte dei Conti dell’Emilia Romagna.

Nonostante l’introduzione del giudice unico con oltre 18.000 procedimenti ancora pendenti, la sezione emiliano-romagnola è terza nella classifica nazionale per giudizi pendenti e seconda per numero di nuovi ricorsi. E il futuro non si presenta roseo per il procuratore generale, il quale prevede che fra cinque anni saranno inevasi ancora 10.000 giudizi.
Mancanza di personale, soprattutto cancellieri, e di attrezzatura sono i principali mali della Corte. La Procura infatti non ha a disposizione mezzi di trasporto propri e quindi per gli accertamenti diretti deve avvalersi della collaborazione delle forze dell’ ordine, soprattutto della guardia di finanza.