Si è svolto ieri a Roma il primo incontro nel corso del quale il Comune di Modena ha illustrato ai tecnici del Ministero per le infrastrutture, lo studio di prefattibilità sulla realizzazione di una sistema innovativa di trasporto in sede fissa ad alta capacità.

Dal confronto è emersa una condivisione sul percorso e l’impostazione che il Comune ha dato allo studio del problema. In particolare i rappresentanti del Ministero hanno sottolineato la necessità di definire, non solo una linea di trasporto, ma un sistema integrato che tenga conto di modalità e opportunità diverse, affidandosi a linee sotterranee solo dove necessario. Positiva è stata giudicata anche l’ipotesi di sfruttare corridoi esistenti, anche puntando su tecnologie di trasporto differenziate, ma governate entro un unico sistema di mobilità. In tale senso positiva è stata la valutazione sul ruolo di nodo di interscambio che dovrà ricoprire la stazione ferroviaria. Gli eventuali sviluppi progettuali dovranno poi tener conto della possibilità di affidarsi al project financing, cioè al coinvolgimento di privati nella realizzazione e gestione dell’opera. In termini operativi i contatti tra Comune e Ministero per la infrastrutture proseguiranno nei prossimi mesi, per approfondire e verificare i contenuti delle linee progettuali. Da un punto di vista procedurale, una volta ultimato l’iter parlamentare del collegato alla Finanziaria 2002 seguirà l’emanazione dell’apposito decreto del governo di attuazione della legge Obiettivo in cui viene riconosciuto, non il finanziamento dell’opera, ma la sua rilevanza nazionale, previa inserimento in un apposito elenco. Dopo questo sarà possibile (presumibilmente entro il 2002) da parte del Comune presentare domanda per ottenere un finanziamento per la stesura del progetto preliminare dell’opera. “Si è trattato di un primo incontro nel quale abbiamo spiegato ai rappresentanti del Ministero le coordinate entro cui ci siamo mossi con lo studio affidato a Sgs – spiega il sindaco Giuliano Barbolini – Pur con tutte le doverose cautele, legate a un progetto di tale complessità, credo si possa dire che abbiamo riscontrato una sintonia sul piano del metodo di lavoro e dell’inquadramento del problema. E’ solo il primo passo di un lungo cammino. Tale sintonia ci consente di andare avanti nei contatti e negli approfondimenti e quindi anche nel confronto con la città, che il prossimo 15 febbraio avrà una occasione importante col seminario in cui illustreremo ad operatori e categorie economiche il lavoro sin qui fatto. La priorità è ragionare in un’ottica di sistema integrato di trasporti. In questo senso spero la discussione possa proseguire col massimo di spirito collaborativo da parte di tutti i soggetti interessati”.