Un primo bando da quasi dieci milioni di euro già approvato, altri interventi per oltre due milioni previsti nei prossimi mesi a completare un triennio di utilizzo delle risorse del Fondo sociale europeo, che fino a ora ha già permesso di realizzare attività per quasi 30 mila persone e che entro la fine dell’anno sfioreranno le 50 mila.

Sono alcuni dei dati sull’impegno della Provincia di Modena nel campo della formazione professionale che “tiene conto di uno scenario economico sostanzialmente stabile –spiega l’assessore provinciale Claudio Bergianti– ma non rinuncia a promuovere l’innovazione, soprattutto nei settori tradizionali della nostra economia, sia individuando nuove figure professionali, anticipando la domanda delle imprese, sia innestando nuove competenze in profili professionali tradizionali”.
Il rallentamento dei ritmi di crescita ha consigliato un utilizzo prudente delle risorse in questa prima parte dell’anno, per valutare meglio le esigenze che possono emergere nei prossimi mesi nei quali, comunque, sono previste azioni per la formazione nella pubblica amministrazione, per favorire la presenza delle donne nel mercato del lavoro, per il sostegno alla nuova imprenditorialità e per rafforzare le politiche di sviluppo nelle aree interessate dai finanziamenti europei dell’Obiettivo 2 e del Programma di sviluppo locale.
Oltre alla formazione superiore e a quella sul lavoro, il piano provinciale assegna la priorità alla formazione iniziale, soprattutto per le fasce deboli, anche con l’obiettivo di “contribuire a ridurre la differenza tra domanda e offerta di lavoro attraverso una professionalizzazione dei soggetti a rischio di esclusione sociale nei settori dove abbiamo più bisogno di operatori”.
Rimane confermato anche l’impegno rispetto al tema dell’integrazione tra scuole e formazione professionale “pur nell’incertezza provocata dagli annunci della riforma Moratti –spiega Bergianti– che per alcuni aspetti rappresenta un’autentica minaccia”.