Oltre il 60% dei bambini fino a 13 anni e’ vaccinato contro pertosse e morbillo, il 53% contro la rosolia e meno di un bambino su tre contro la meningite (28,1%).

E’ uno degli aspetti della fotografia scattata dall’Istat sui fattori di rischio e la tutela della salute degli italiani, nella consueta indagine su un campione di 52.300 famiglie per un totale di circa 140 mila individui di 1.449 comuni italiani, svolta nel 1999-2000 dove si evince che il ricorso alle vaccinazioni dei bambini e’ una pratica piu’ diffusa nell’Italia settentrionale: per la pertosse, ad esempio, il 74% vaccinati risiede nell’Italia Nord-Orientale contro il 69% dell’Italia nord-occidentale e a fronte del 56% dei bambini del sud e delle isole e sono piu’ numerosi i casi di bambini vaccinati quando la madre ha un titolo di studio piu’ elevato.
Un anno prima dell’indagine, 7 milioni e 375 mila persone (15,7%), poi, si era poi vaccinata contro l’influenza, il 45,7% erano persone anziane, ma non e’ stato centrato l’obiettivo prefissato (75% di copertura) per gli anziani previsto dal Piano Sanitario Nazionale (Psn) del 1998-2000.