Con un investimento di oltre 12 milioni di euro per i prossimi cinque anni, il consiglio direttivo dell’Istituto nazionale per la fisica della materia
(Infm) ha approvato la costituzione di cinque nuovi centri di ricerca, uno dei quali a Modena.


I nuovi centri saranno impegnati nella ricerca in settori di avanguardia e di grande rilievo per l’innovazione tecnologica, come fisica quantistica (a Trento), modellistica (a Trieste), nanotecnologie (Modena), superconduttività (Napoli) , ottica e
tecnologie laser (Milano). Vediamo le caratteristiche del Centro di Nanostrutture e biosistemi sulle superfici di Modena: diretto da Elisa Molinari, è un centro interdisciplinare per lo studio delle superfici e delle proprietà della materia su scala nanometrica. Con l’obiettivo di sostenere lo sviluppo di dispositivi e materiali di avanguardia per le nanotecnologie, il
centro si occuperà di nuovi metodi per integrare sistemi biologici e sistemi artificiali, con possibilità di utilizzo nel campo della medicina e delle tecnologie dell’informazione. Vi lavorano circa 60 ricercatori.