Per emicrania e cefalea, il primo giorno della settimana è una vera tragedia, almeno secondo il
36,6% dei tanti utenti di Internet che hanno risposto al sondaggio su “Il tempo del mal di testa” promosso dal sito www.aspirinitalia.it.


Gli impegni che incombono in agenda, gli immediati rimbrotti del capo, le ”brutte facce” di compagni e professori sono i principali fattori che fanno pulsare le tempie, sul lavoro come a scuola, già dopo poche ore del lunedì. Che però non è l’ unico giorno a rischio: insidiosi sono infatti anche il venerdì (24,7% del campione), per i ”postumi” delle ore piccole infrasettimanali così come per le scadenze lavorative in agguato; il sabato mattina (23%), per un calo di tensione che finisce per rovinare beffardamente il fine settimana; e pure la
domenica sera (15,6%), dopo un week-end tutto casa, noia e famiglia. Quanto ai momenti scatenanti, ecco un’originale classifica che mette in fila i più insidiosi ‘prima’ e ‘dopo’ per la nostra testa. E’ più facile che si scateni un attacco ‘prima’:
di un esame o comunque di una prova importante (45,7%); di una serata con i suoceri o futuri tali (28,6%); di una partenza o di un viaggio in aereo (15%); di un appuntamento galante (10,8%).
Mentre e’ più frequente che venga un’emicrania ‘dopo’: una riunione fiume con il capo (38,3%); una bevuta con gli amici (32,4%); un’occhiata all’estratto conto (21,1%); una sconfitta
della squadra del cuore (8,2%).