Un patto tra commercianti e consumatori per mettere un freno agli aumenti dei prezzi. Questo
l’intento del tavolo che Adoc, Adusbef e Codacons da un lato e Confesercenti dall’altro, hanno deciso di anticipare al 28 agosto ”in relazione all’attuale situazione inflattiva”.

L’iniziativa darà avvio a ”un confronto per la creazione di un patto finalizzato ad iniziative e interventi funzionali a calmierare prezzi e tariffe”. Ciò a favore dei cittadini e dei consumatori e anche per rendere e ”più trasparenti”, si spiega in una nota, i rapporti non sempre facili con la
categoria dei commercianti. A settembre inoltre prenderà il via un altro confronto – questa volta con l’Istat – incentrato sulla questione paniere
dei prezzi. Le associazioni che fanno parte dell’Intesa Consumatori (Adoc, Adusbef e Codacons) non puntano infatti alla creazione di un paniere dei prezzi alternativo a quello dell’Istat, a differenza di altre associazioni degli utenti che
a settembre in collaborazione con l’ Eurispes vareranno un proprio paniere di rilevazione prezzi. ”Abbiamo proposto all’ Istat la creazione di ulteriori panieri articolati per categorie e famiglie – spiega il presidente del Codacons, Carlo Rienzi –
al fine di migliorare gli attuali criteri che sono troppo vecchi. L’Istat deve modificare i proprio criteri di rilevazione, ma creare un paniere alternativo a quello dell’istituto nazionale di statistica non dà garanzie di obiettività: sono troppi e troppo delicati gli interessi che si muovono dietro la composizione dei panieri” secondo Rienzi.
Pronto al confronto con la Confesercenti si dichiara anche l’Aduc (associazioni diritti utenti e consumatori), ricordando tuttavia in una nota che il rincaro dei prodotti ortofrutticoli ad esempio ”è stato determinato dai commercianti e non dalle
intemperie e dai flussi stagionali”, così come risulta da un’indagine fatta di recente dall’ associazione presso alcuni mercati del Centro Italia.