Il campionato di calcio può iniziare sia per la A che per la B sabato prossimo con gli anticipi e domenica con gli altri incontri.

Una ‘una tantum’ che sarà pagata dai grandi club ai piccoli. Sarebbe questo l’elemento che ha sbloccato l’impasse nella tratativa. A quanto si apprende, sarebbe stato decisivo l’intervento delle società maggiori su invito del governo. Saranno le prime sei squadre per fatturato del campionato di serie A a pagare il contributo a favore delle piccole. Si tratta di Milan, Juventus, Inter, Roma, Lazio e Parma. Ma le ultime due squadre verseranno una cifra minore. Si tratta, ha spiegato il presidente della Lega calcio Adriano Galliani, di un contributo una tantum, deciso per far fronte alle esigenza della stagione sportiva che comincerà sabato. Un ”grazie” al governo per la mediazione, che consente l’accordo sui diritti criptati e l’avvio del campionato ”sereno e tranquillo”. ”Si sblocca una situazione che stava a cuore a tutti gli italiani”, dice Galliani, che non parla di cifre, ma osserva come l’accordo sia stato sottoscritto ”solo per quest’anno” e per una quota paritetica da parte di Roma, Juventus, Milan e Inter, mentre Parma e Lazio pagheranno di meno. Il presidente della Lega non ha escluso inoltre il varo di una terza piattaforma televisiva: ”E’ nell’auspicio che possa partire”. ”Da sabato si gioca. E’ questo l’importante. E’ ciò che interessa davvero alla gente…”, ha dichiarato Mario Pescante, sottosegretario ai Beni Culturali con delega allo sport, al termine del vertice. ”Il mio ottimismo, dunque, aveva fondamento. L’intesa -aggiunge Pescante- è stata possibile grazie all’ intermediazione di alcuni grandi club”.