Acido in faccia alla moglie e alla figlia, prima di ucciderle a colpi di pistola. Il film dell’orrore ha chiarito la dinamica della strage nella villa di Borzano di Albinea, sulle colline reggiane: un padre che videoregistra l’ esecuzione di moglie e figlia. Ma per gli investigatori ”restano tanti lati oscuri sul movente”.


Per quale motivo, pur concessi all’ uomo anni di sospetti e incomprensioni, ieri mattina l’ ex colonnello della Guardia di Finanza Renzo Finamore ha assassinato a colpi di pistola la figlia diciassettenne Valentina e la moglie Alberta, dopo aver ridotto in fin di vita il ”ragazzo” della giovane, Fabrizio? Durano quattro-cinque minuti le immagini della tragedia, ”qualcosa che e’ meglio non vedere”, si e’ limitato a dire il maggiore Michele Cozzolino, comandante del Reparto operativo dei Carabinieri di Reggio Emilia. L’ obiettivo della videocamera si spalanca con l’ ex ufficiale della Finanza, girato di spalle: davanti a lui riversa a terra, gia’ colpita al petto e in fin di vita, la moglie, con la testa appoggiata alla base del divano.
La figlia Valentina, costretta a vedere l’ incredibile, e’ invece seduta sullo stesso divano con le mani legate alla spalliera. Nell’ audio del filmato, anche se piuttosto confuso, si sentirebbe una sorta di monologo dell’ uomo, interrotto dalle parole della figlia: Finamore parlerebbe della vendita della villa, accusando pure la giovane e la madre di una fiducia tradita. Tirerebbe in ballo anche la presunta infedelta’ della moglie: rancori che potrebbero risalire a molti anni fa, tanto da fargli gridare, rivolto a Valentina, frasi del tipo, ”tu non sei mia figlia”. Valentina, terrorizzata, ripete in tutti i modi al padre di non ucciderla, implorando come puo’: ”Papa’, non farlo”.
Ma all’ improvviso, in una sequenza rapidissima, l’ uomo si china sulla moglie e le esplode il colpo di grazia a bruciapelo in testa, poi va verso la figlia e la fredda da poca distanza, con un proiettile in fronte. Si ode un altro sparo. E si intravede il corpo dell’ ex ufficiale che crolla a terra. L’ immagine e l’ orrore si materializzano in una villa del reggiano resta cosi’, proiettata sul televisore davanti al divano, cui la videocamera e’ collegata. Orrore, perche’ sui corpi di Alberta e Valentina, il primo esame medico legale avrebbe rintracciato segni di acido. L’ ex ufficiale l’ avrebbe gettato sul volto della moglie, sulla schiena della figlia. Secondo una prima ipotesi, prima di ucciderle.
E vedono proprio questo set dell’ orrore i carabinieri che fanno irruzione, ieri pomeriggio. Ma ormai e’ tutto finito, perche’ l’ esecuzione pare essere andata in scena in mattinata: le due donne indossano il pigiama, cosi’ come il timer all’ inizio del video indica le 9.40. Poco prima l’ inizio della registrazione, secondo la ricostruzione degli investigatori, l’ uomo avrebbe sparato a Fabrizio, ferendolo all’ addome e alla testa, nel tinello. Finamore, in quei drammatici minuti, avrebbe anche ricaricato la pistola, una 38 special. Il modello infatti sarebbe capace di cinque colpi, contro i sei repertati sul luogo del delitto: due contro Fabrizio, due contro la moglie, uno alla figlia e il sesto per suicidarsi. Difficile non pensare a una follia. Pero’ non la racconta cosi’ chi ha visto le immagini: ”I gesti, l’ aspetto, i movimenti – ha detto il tenente Goffredo Rossi, comandante del Nucleo operativo dei carabinieri – sono quelli di un uomo razionale, cinico, freddo, lucido”. Ma forse, alla follia, per lievitare bastano anni di sospetti d’ infedelta’, se e’ vero che in paese e in citta’ le chiacchiere maligne circolavano da tempo. Molti ne parlano pure adesso, seppur dietro lo scudo dell’ anonimato. O chissa’ se pure la villa hollywoodiana, con piscina, campo da tennis, laghetto e bosco inclusi, alla fine non fosse diventato un fardello economico e morale insostenibile. Comprata da un fallimento una decina di anni fa, valutata oltre un milione e mezzo di euro, forse stava per essere venduta a meno della meta’. Una vendita che pero’, secondo i militari, non era ancora stata conclusa.
”Economico o passionale: il movente puo’ essere entrambi o nessuno – ha chiuso il maggiore dei carabinieri – dobbiamo scoprirlo”. Di chiaro, resta solo un film di 5 minuti, di un padre che uccide la moglie e figlia. Senza pieta’.