Andrea Carandini, uno dei più importanti archeologi italiani, parla a Modena nella dimora dei suoi avi. Accade questo pomeriggio alle 17.30, al palazzo Carandini di via dei Servi 5, dove il Museo civico archeologico, con il sostegno del Banco San Geminano e San Prospero, proprietario dell’edificio, ha organizzato la presentazione del nuovo libro dello studioso, pubblicato da Einaudi con il titolo “Archeologia del mito. Emozione e ragione fra primitivi e moderni”.

Alla presentazione partecipano Andrea Cardarelli, Marco Pacciarelli e Renato Peroni. Professore ordinario di Archeologia classica all’Università “La Sapienza” di Roma, Andrea Carandini ha svolto un’incisiva opera di trasformazione dell’archeologia romana in Italia con l’introduzione di metodologie di scavo e di studio analitico della cultura materiale. Oltre a scavi di grande rilevanza, come quelli condotti a Cartagine, nella villa di Settefinestre e al Palatino, si è dedicato a problematiche di ordine metodologico e teorico. Con l’opera monumentale sulle origini di Roma – “La nascita di Roma. Dèi Lari, eroi e uomini all’alba di una civiltà” – e ora con “Archeologia del Mito” Carandini ha indagato, con il contributo di studiosi di Protostoria ed Etnologia, la categoria del mito applicando gli strumenti intellettuali dell’archeologo e dell’osservatore della realtà odierna.