Da uno studio specifico, un nuovo profilo dell’uomo italiano: delude la partner ma è disposto a correre ai ripari. Il 99% degli uomini, infatti, conosce Viagra ed addirittura più della metà dei quarantenni ricorrerebbe all’aiuto di un trattamento specifico su consiglio medico.


I risultati del Pfizer Global Study of Sexual Attitudes and Behaviours, la prima indagine mondiale sulla sessualità, parlano chiaro: le donne italiane non sono soddisfatte dei propri partner. L’indagine, che in Italia ha coinvolto 1500 tra uomini e donne di età compresa tra i 40 e gli 80 anni, ha analizzato atteggiamenti, convinzioni e comportamenti riguardo la vita e le relazioni sessuali, l’importanza che viene attribuita al sesso e che cosa si è disposti a fare per migliorarlo.
In generale, il campione italiano si dichiara moderatamente soddisfatto della propria vita e tendenzialmente ottimista per ciò che riguarda il futuro della propria relazione con il partner (il 72% degli uomini ed il 68% delle donne dichiarano infatti che rimarranno insieme al partner “per sempre”), ma quando si approfondisce l’aspetto più strettamente “sessuale” uomini e donne la pensano diversamente. Quando si è chiesto infatti di dare un giudizio sul piacere fisico con il partner negli ultimi 12 mesi, oltre il 70% dell’intero campione femminile (dai 40 agli 80 anni), si è dichiarato da poco a moderatamente soddisfatto. In particolare, se si analizza la fascia di età più giovane (40-59 anni), le donne si dichiarano molto soddisfatte solo nel 34% dei casi, contro il 53% circa degli uomini. Da cosa può dipendere questa insoddisfazione? Forse dalla diversa percezione della capacità sessuale maschile nella relazione sentimentale? Se il <58%> degli uomini pensa infatti che la sua capacità sessuale sia da poco a moderatamente importante nella relazione, ben il 46,6% delle donne la considera invece molto importante. Nonostante l’uomo italiano sembri quindi dare, rispetto al passato, minor valore alla sua capacità sessuale nel rapporto di coppia, in realtà ammette che, se la stessa dovesse diminuire, la sua autostima ne verrebbe influenzata negativamente. Questo nel 42% dei casi in media sull’intero campione, con un picco del 58% nella fascia più giovane, tra i 40 ed i 49 anni. Prova del desiderio maschile di mantenere invariata, se non addirittura di migliorare, la propria performance , il fatto che il 40% circa del campione intervistato afferma che farebbe uso di Viagra dietro consiglio medico. Ma le percentuali sono ben più interessanti se rapportate alle fasce di età: si passa infatti dal 52% tra i 40enni al 23% circa tra gli ultra 70enni.