La Corte di Appello di Bologna ha ribaltato la sentenza di primo grado: e dunque è stata sospesa la pena per l’agente della Polizia di Parma accusato dell’omicidio di Claudio Nadalini, il barista 38enne di Formigine che il 21 gennaio del 1998 morì colpito da un proiettile alla nuca durante un folle inseguimento a duecento orari sulla Via Emilia nel parmense.

Per i giudici della Corte d’Appello bolognese però quella notte, dopo un inseguimento a tutta velocità, con l’auto della Polizia pure speronata, l’agente Antonino Sgroi che sparò, fece fuoco legittimamente. E nè lui nè i suoi colleghi inquinarono, come poi fu detto, le prove. La Corte ha dunque creduto alla versione di Sgroi, ribaltando la sentenza di primo grado che lo vide condannato a due anni e otto mesi per omicidio colposo e falso ideologico.