Doppio ritorno a Imola. Ferrari e Williams-Bmw ripropongono un duello dal sapore antico. Vola la
F2002, la sola macchina oggi ad andare sotto al tempo della pole position di un anno fa (Michael Schumacher segno’ 1’21”091), piazzando i due piloti nella virtuale prima fila che comunque
nella prima sessione di qualifica significa partire per ultimi.

Ma il venerdì imolese rilancia anche la scuderia anglo-tedesca, la grande rivale di Maranello ultimamente un pò in ombra.

Il test un pò inutile del venerdì conferma la validità della scelta della scuderia Ferrari, che ha preferito ritardare il debutto della F2003-GA in Spagna.

Primo Michael Schumacher in 1’20”698, mezzo secondo sotto il tempo veloce di un anno fa. Subito dietro Rubens Barrichello a 454 millesimi. Chi si attendeva il riproporsi del duello con le McLaren
Mercedes, grandi protagoniste dei primi tre Gp, ha dovuto ricredersi. Nella pista che sancì due anni fa il rilancio della scuderia di Frank Williams (fece prima fila e doppietta) e dove lo scorso anno fu seconda solo alla Ferrari, Ralf Schumacher e
Juan Pablo Montoya sono stati gli unici in grado di stare vicini alla coppia di Ferrari scatenate. Nell’ ordine, hanno subito distacchi di 565 e 862 millesimi.

Il primo dei tre giorni del 23/o Gp di San Marino sembra invece tenere lontane dal vertice le frecce d’argento. Perchè dopo Ferrari e Williams compaiono la Jaguar di Mark Webber e le
Bar Honda di Jenson Button e Jacques Villeneuve, staccate di oltre un secondo. Solo ottava e nona le McLaren. Primo il leader della classifica, il sorprendente finlandese Kimi Raikkonen,
dietro lo scozzese David Coulthard, con distacchi da 1.519 e 1.698 millesimi.

Un abisso, cui comunque bisogna guardare con cautela. E’ vero che il venerdì resta il test probabilmente
più indicativo dei veri valori con i serbatoi scarichi, ma non si può mai sapere. Del resto la McLaren sta producendo il suo exploit approfittando sia del calo di prestazioni Williams, sia di una serie di errori e di vicissitudini della Ferrari.