”Abbiamo deciso di rafforzare le misure di prevenzione. Nei prossimi giorni, in tutti gli scali
aerei, oltre al modulo che le persone provenienti dai Paesi a rischio dovranno riempire, ci sarà una visita diretta da parte dei medici accompagnati da interpreti. Si perderà più tempo ma ne varrà la pena”.

Ad annunciarlo è il ministro della Salute,
Girolamo Sirchia, in una intervista alla ‘Repubblica’, nella quale ripete che ”la situazione è sotto controllo”, ma assicura nel contempo che l’Italia ”è pronta ad affrontare qualsiasi emergenza”.

”La cosa essenziale – sottolinea il ministro – sono i filtri sanitari. Se, ad esempio, a Londra scendono passeggeri a rischio
che poi proseguono per l’Italia, i controlli vengono fatti nella capitale britannica. Controlli concordati e analoghi per tutti. Lunedì prossimo si terrà un incontro internazionale degli esperti per fare il punto della situazione”.

‘Altro presidio importante per controllare la Sars – secondo
Sirchia – è la Commissione permanente per la valutazione dei rischi delle malattie infettive. Che vuol dire – spiega – mappare giorno per giorno i virus che girano in Italia e in Europa, valutare se le varie epidemie aumentano, regrediscono,
mutano. In più la nostra Commissione è in continuo contatto non solo con l’Organizzazione mondiale della Sanità, ma con tutti gli Osservatori sulla Sars, esistenti in Europa e negli Stati Uniti”.

Sull’arrivo dell’epidemia in Italia il ministro è prudente. ”Intanto – afferma – non sappiamo se arriverà oppure no. Ma se siamo alle prese con un virus influenzale, potrebbe arrivare dall’Est in Europa, seguendo la strada classica dell’influenza.
Il piano sanitario – assicura Sirchia – è già pronto: per la prevenzione abbiamo i due centri nazionali, il Sacco e lo Spallanzani, nella malaugurata ipotesi dell’estendersi del virus, sono già stati messi in allarme tutti i reparti di malattie infettive degli ospedali. Quindi in ogni città c’è un presidio sanitario pronto per le diagnosi e gli eventuali
ricoveri. Il prossimo 14 maggio ci incontreremo con i responsabili regionali della sanità per ‘rinfrescare’ le regole previste e fare il punto”.