Fini potrebbe cedere parte della sua produzione e questo metterebbe a rischio circa 170 posti nello stabilimento modenese.

Dal prossimo anno lo stabilmento potrabbe perdere importanti pezzi della sua produzione alimentare.

In un incontro avvenuto martedì scorso all’Assoindustriali tra i tre sindacati Fai Cisl Flai Cgil e Uila Uil e la proprietà dello stabilimento di via Albareto, quest’ultima ha parzialmente confermato le notizie che davano molte delle attività attualmente svolte presso lo stabilimento Fini di Modena, cedute ad altri gruppi.

L’azienda, infatti, ha confermato l’avvenuta cessione al gruppo Veronesi dei precotti (cotechini e zamponi), che dal 2004 potrebbero non essere più prodotti a Modena, cosi come le produzioni di polenta e aceto balsamico.
Per la produzione di pasta ripiena, gnocchi e gnocchi tirolesi, la produzione dovrebbe proseguire per tutto il 2004 con l’intento di portare questa attività a produrre “profittabilità”; in caso contrario si potrebbe arrivare alla dismissione.

“Questo scenario sul futuro dello stabilimento Fini, che occupa attualmente 170 lavoratori, fino ad oggi non era mai stato prospettato negli innumerevoli incontri”, commentano i sindacati. Fai Flai e Uila Modena coi lavoratori riuniti in assemblea, hanno dichiarato lo stato di agitazione per condannare l’atteggiamento dell’azienda e per sollecitare la proprietà affinché il piano industriale, annunciato per l’autunno, contenga tutti gli interventi utili a garantire la sopravvivenza e i relativi livelli occupazionali dello stabilimento Fini di Modena.