Le possibili cause del black-out che ha colpito New York e altre città degli Stati Uniti e le strategie per prevenire rischi analoghi sono allo studio anche
in Italia. Se ne sta occupando il Gruppo di lavoro sulla protezione delle infrastrutture critiche, istituito dalla Presidenza del Consiglio presso il ministro per l’Innovazione e le tecnologie (Mit), Lucio Stanca.


”Stiamo analizzando i primi elementi e informazioni attinenti a questo eccezionale black out, come del resto facciamo sistematicamente per tutti i casi analoghi che si verificano in altri Paesi e coinvolgono le infrastrutture delicate, ossia
quelle che riguardano, ad esempio, l’informatica, le
comunicazioni e l’energia, al fine di poter analizzare tutti le componenti che ne sono all’origine e individuare gli strumenti di prevenzione più adatti da adottare in Italia”, ha detto il
colonnello Vincenzo Merola, che presiede la task force del Mit ed è responsabile della sicurezza informatica dello stesso dicastero.

In stretto contatto con gli omologhi organismi di Stati Uniti e Canada, la squadra di esperti italiani sta componendo il mosaico delle possibili aree di criticità che ci potrebbero eventualmente essere nel nostro Paese.

Oltre ai rappresentanti della Presidenza del Consiglio e del Mit, del gruppo di lavoro fanno parte tecnici dei ministeri di
Interno, Trasporti, Comunicazioni, Protezione Civile, del Gestore nazionale della rete elettrica, gli operatori di telecomunicazioni, l’Agenzia Spaziale Italiana (Asi), il mondo della ricerca (Enea, Cnr, università) e quello finanziario (Abi).