Sono 7450 le segnalazioni di disagi
subiti durante le vacanze giunte al web e 3525 quelle telefoniche pervenute ai centralini di Telefono Blu dall’inizio dell’estate, per un totale 10.500 chiamate corrispondenti a circa 45mila persone.

Se si calcola che solo il 15% dei turisti denuncia un disagio o comunque qualcosa con la quale possa ottenere il risarcimento del danno, si stima che possano essere ancora altre decine di migliaia le segnalazioni che non pervengono ai centralini.

Il 25% delle chiamate riguarda un viaggio pacchetto o comunque parti di viaggio acquistate, cioe’ composto da almeno due giorni e da più servizi. Disdette, contratto non rispettato, rinunce, fallimento agenzia, problemi insorti prima e durante il viaggio, non corrispondenza, truffe e raggiri.
Il 17% riguarda invece problemi con i vettori mezzi di trasporto: aerei, treni navi-traghetti, problemi stradali, disagi negli scali.

Il 18% circa riguarda destinazioni interne, per motivi di qualità del servizio: ricettività tradizionale alberghi, residence, case in affitto, con annullamenti di prenotazioni, overbooking, mancanza di contratto, scarsa pulizia problemi rispetto all’alimentazione ed anche rispetto a quanto promesso, cioè la tipica pubblicità non veritiera, furti.

Il 13% segnalazione di prezzi troppo alti, con apposite campagne. L’ 11% riguarda la ricettività delle città del turismo, cioè multe, parcheggi, riciclaggio rifiuti. Il 9% le cosiddette emergenze ambientali: rumori, inquinamenti mare e spiaggia, sporcizia, rifiuti.

Questi invece i dati relativi alle provenienze delle chiamate: lombardi al 18%, i laziali al 14%, gli emiliano romagnoli al 10%, il triveneto al 10%, Piemonte e Campania al 7%, Toscana al al 6 %, Sicilia, Calabria e Puglia al 4%.