La terza edizione di Festival Filosofia (Modena, Carpi, Sassuolo 19-20-21 settembre) darà voce alle teologie e alle etiche della Vita, che è il tema di questa edizione, agli apporti del pensiero di genere e alle concezioni elaborate da culture non occidentali, attraverso la voce di pensatori di prima grandezza, che scendono in piazza per spiegarsi alla gente.


In 30 mila, anche in piedi e solo ascoltando la voce fuori delle sale davanti a un maxischermo o a un altoparlante improvvisato, arrivarono lo scorso anno per le ‘lectio magistralis’ di James Hillman, Jean Starobinski, Remo Bodei, Massimo Cacciari o Zygmut Baumann e tanti altri, spesso concettualmente impegnative anche se sempre attente al pubblico cui si rivolgono. Il tema era accattivante, la Bellezza, mentre l’anno prima si era parlato di Felicità e per il Festival Filosofia di quest’anno, dal 19 al 21 settembre, si è fatta una scelta più alta: la Vita.

”E non è stato un caso, decidendolo a un anno dall’ 11 settembre, mentre soffiavano venti di guerra tutt’altro che illusori, le cui conseguenza tragiche sono quotidianamente sotto gli occhi di ognuno di noi”, come fa
notare Tullio Gregory.

In particolare, a Modena si parlerà di bioetica e biopotere, di uso politico dei corpi, del rapporto tra umanità e diritti, tra vita reale e vita virtuale.

A Carpi il Festival approfondirà le teologie della vita, gli aspetti psicologici del ‘mettere al mondo’ è prendersi cura del vivente’, la definizione dell’identità tra biologia e biografia.

A Sassuolo, infine, si esaminerà, in prospettiva filosofica e antropologica, il rapporto tra natura e cultura, tra natura umana e differenza di genere, tra vita e morte, tempo ed eternità e si metteranno a confronto concezioni di vita elaborate da culture non europee.

>>>> Speciale FestivalFilosofia a Sassuolo