Parte in Emilia Romagna la campagna di vaccinazione anti-influenzale che quest’anno ha l’obiettivo ambizioso di raggiungere il 75% della popolazione anziana – al di sopra dei 65 anni- e di incrementare la copertura delle categorie ritenute a rischio – adulti con malattie croniche, personale sanitario e soggetti addetti ai servizi pubblici di interesse collettivo, dai poliziotti ai dipendenti delle ferrovie -.

La campagna, presentata dall’assessore Giovanni Bissoni, dal responsabile di sanità pubblica Pierluigi Macini e dai rappresentanti dei medici di base (Mario Stella) e dei pediatri (Maria Grazia Catellani), prevede l’invio di un milione e ottocento mila depliant nella case dei cittadini nel quale viene spiegato chi e perché deve vaccinarsi.

La vaccinazione per gli anziani e le categorie a rischio è gratuita (a pagamento per gli altri, il vaccino costa circa 10 euro) mentre i bambini, salvo che non siano portatori di malattie respiratorie o croniche, non devono vaccinarsi (del tutto sconsigliata per i bimbi sotto i sei mesi).

L’Emilia-Romagna è al secondo posto in Italia per la capillarità della vaccinazione fra gli anziani. Nel 2002-2003 sono state vaccinate 805 mila persone, 592 mila delle quali erano anziane (il 65,2% degli over 65).

Questo si è tradotto – ha spiegato l’assessore Bissoni – anche in un minor afflusso negli ospedali nel momento di picco dell’epidemia (in genere fra gennaio e febbraio). In Emilia-Romagna infatti si ammala il 25% in meno di anziani rispetto al resto di Italia. Da qui l’obiettivo di incrementare fino al 75% la percentuale di coloro che aderiranno alla vaccinazione.